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Anarchici, la polizia: "Rischio attentati in Italia", ecco dove

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Gli attentati alle ambasciate italiane di Barcellona e Berlino di matrice anarchica fanno innalzare il livello di allerta nel nostro Paese. Gli anarchici colpiscono anche per chiedere la liberazione di Cospito, in carcere da tempo. E gli assalti alle sedi diplomatiche del nostro Paese in Europa (solo qualche mese fa è stata messa nel mirino Susanna Schlein, prima consigliera ad Atene) sono un segnale chiaro: il terrorismo rosso è tornato e fa sentire la sua voce. Ed è per questo motivo che al Viminale ci si prepara al rischio di nuovi gesti dinamitardi o veri e propri attentati che potrebbero trovare sponde nel nostro Paese.

Finora gli attacchi sono avvenuti tutti all’estero, ma di fatto c’è il rischio che la situazione degeneri e che la violenza possa arrivare anche in Italia. Come sottolinea Repubblica questo rischio concreto emerge nelle ultime informative delle forze dell’ordine che hanno sottolineato l’impossibilità di attacchi proprio all’interno dei confini nazionali. Infatti nelle ultime relazioni della polizia vengono delineate le modalità di azione dei gruppi (incendi soprattutto e talvolta attentati dinamitardi) a palazzi istituzionali e simboli: infrastrutture per le telecomunicazioni (i tralicci, appunto), le sedi di Equitalia e delle forze di Polizia, le auto del car sharing, le banche. Insomma gli anarchici hanno messo il Paese nel mirino. E di certo il rischio di nuovi episodi di violenza adesso è altissimo.

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