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Foggia, il panettiere dopo la strage: "Non ho finito", il video horror all'amico

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Follia a Foggia, dove un uomo ha ucciso la figlia di 16 anni e il presunto amante della moglie. Quest'ultima invece sarebbe stato solo ferita con delle coltellate. Salvo il figlio di 5 anni, che è riuscito a nascondersi ed è stato trovato dai carabinieri tremante accucciato dietro un divano. L'uomo, che poi è stato arrestato, si chiama Taulant Malaj e fa il panettiere. Per lui, che ha ammesso le sue colpe, l'accusa è di duplice omicidio e tentato omicidio.

 

 

 

"Avevo il diavolo nel cervello", avrebbe detto agli inquirenti, come riportato da La Stampa. Il 45enne avrebbe raccontato di aver litigato con sua moglie Tefta poche ore prima della strage: "Mi aveva chiesto scusa per questa relazione, ma io volevo separarmi". Poi, dopo aver visto sul telefono della donna uno scambio di messaggi con il vicino di casa, avrebbe deciso di uscire e attendere, col coltello in mano, il rientro del 51enne. Poco prima delle 2 il fornaio ha inflitto circa 20 coltellate contro il suo presunto rivale in amore. Poi, una volta tornato a casa, ha aggredito moglie e figlia. Quest'ultima è morta in ambulanza. 

 

 

 

I suoi avvocati avrebbero detto che l'uomo "in quel momento, accecato dall'ira, non si è reso conto che aveva di fronte la figlia e ha iniziato a colpirla". Una versione che però stride con quanto il panettiere stesso dice in un video. L'uomo, infatti, ha ripreso la scena con il suo cellulare subito dopo la strage. Nel filmato racconta cosa ha appena fatto mostrando i cadaveri. Le immagini poi sono state inviate a un suo amico che ha provveduto ad allertare i carabinieri. Stando al video, dunque, il 45enne avrebbe detto: "Ho accoltellato tutti e tre. Anche la figlia... Perché stuzzicava anche lei", ipotizzando che il vicino avesse un interesse per la 16enne. A un certo punto avrebbe chiesto: "Dove sta il ragazzo?", probabilmente riferendosi al suo secondo figlio, che però è riuscito a salvarsi.

 

 

 

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