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Campi Flegrei, "880 scosse a giugno": cosa sta succedendo sotto terra

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Aumentano i fenomeni di bradisismo ai Campi Flegrei, aumenta la paura e l'ansia per un evento eruttivo di grave entità. Da un incontro tra istituzioni e cittadini promosso dal Comune di Pozzuoli, dal Dipartimento di Protezione Civile e dalla Protezione Civile della Regione Campania è emerso come i sismi nell'area a pochi chilometri da Napoli siano cresciuti in frequenza: 4.488 negli ultimi 12 mesi, 880 solo nell'ultimo mese di giugno.

Va ricordato che alle scosse non corrisponde direttamente un aumento delle probabilità di fenomeni eruttivi: al momento, la possibilità di un'eruzione a lungo termine è pari all'11%, un'eruzione esplosiva di "piccola entità" è ipotizzabile intorno al 60%, di "media" al 25% e "grande" solo al 4%, e se l'eruzione fosse a breve termine si registrerebbero anomalie nei livelli di monitoraggio che ancora restano nella norma. Ma, sottolineano gli esperti, c'è sempre da considerare una forte componente di imprevedibilità trattandosi di fenomeni naturali.

Dal 2012 i Campi Flegrei sono entrati in un livello di allerta gialla, tecnicamente di "attenzione" (il livello arancione preallarme, quello rosso allarme), di fatto lo stop immediatamente precedente allo stato di emergenza che comporterebbe anche l'evacuazione dei residenti, una vera e propria bomba sociale visto che la popolazione è pari a oltre un milione. Le conseguenze di un fenomeno su vasta scala sarebbero consistenti e devastanti ovviamente anche per Napoli e tutta la regione.

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