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Isola d'Elba, "bonus vacanze": chi può andare in ferie (quasi) gratis

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Claudia Osmetti
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Un “bonus” per l’ombrellone, lo sconto al cinema, quello in lavanderia, i ristoranti convenzionati così come le palestre, e poi anche il noleggio di auto e moto a un prezzo stracciato che si sobbarca la Regione Toscana perché all’isola d’Elba (e mica solo all’isola d’Elba) c’è un problema - mancano i medici - epperò all’isola d’Elba (e mica solo all’isola d’Elba) han deciso di prenderlo di petto. Anzi, di sconto. Ché qui, ormai, la questione non è più mettersi una mano sulla coscienza, ma infilarsela nel portafoglio. Sia detto mai che se lo stipendio è appetibile, se magari c’è l’albergo a carico della Asl, o l’alloggio che comunque è gratis, anche là, nelle zone disagiate del Paese, in quelle di provincia, dove si arriva difficilmente, dove devi farti il carnet del traghetto e d’accordo, sarà pure un paradiso, ma un conto è il relax sul bagnasciuga e un altro è lavorarci, sotto il solleone che picchia a quaranta gradi, ecco, pensa te se persino in quelle aree si riesce a contrattualizzare qualche camice bianco in più.

 


IL BUDGET
La Toscana ci fa affidamento: ha messo in piedi un progetto straordinario per far fronte alla carenza di dottori nei sui territori periferici che, solo per il 2023, prevede un budget di due milioni e mezzo. Tutti a incentivi (non solo economici, ma anche di carriera) che si riassumono in un servizio prestato di 38 ore settimanali, in una busta paga di 2mila euro ogni sette giorni, in un un anticipo del 75% delle spese di trasferimento, nel rimborso per i pasti e per le mense e per l’hotel, nella possibilità di non abbandonare la libera professione e poi in quella lista di convenzioni, quasi “a pacchetto”, come si dice per le ferie, che è lunga quanto il cruciverba che si tenta di finire sotto l’ombrellone e che se ci metti che l’isola d’Elba, in questo periodo, non è proprio l’ultimo posto in cui passare Ferragosto, il gioco è fatto. Venghino-dottori-venghino-a-tutto-il-resto-ci-pensiamo-noi. Tra l’altro, con questo caldo, con le vacanze che (giustamente) sfoltiscono ogni ufficio, con i turni da rivedere per la bella stagione e con gli accessi alla prima emergenza che, d’estate, si moltiplicano sempre, la necessità raddoppia.

 


ALTRI CASI
Però, attenzione: la Sanità toscana fa bene a inventarsi il “bonus vacanze” (perenne) pur di rifocillare corsie e ospedali e pronto soccorsi, ma non è la sola. A Venezia, manco una settimana fa, è stato pubblicizzato lo slogan: «Dottore, la città più bella del mondo ti aspetta» che va, papale, nella stessa direzione (anche se in Laguna si parla esplicitamente di medici di base, però si mette a disposizione del professionista di turno sia lo studio che un affiancamento nel trovare la migliore soluzione abitativa). E in Sardegna, altro luogo idilliaco, a gennaio, l’Ares, l’Azienda regionale della salute, ha coniato un richiamo accattivante: «Cerchiamo medici sognatori. E il sogno si chiama Sardegna» (che è diventato virale sul web). D’altronde i numeri della carenza ospedaliera sono impressionati un po’ in tutto il Paese: secondo l’ultimo rapporto Sanità del Crea, il Centro per la ricerca economica applicata in sanità, dell’università di Roma Tor Vergata, nel nostro Paese ci sono 3,9 medici ogni mille abbinati e all’appello ne mancherebbero 30mila (molti più gli infermieri, 250mila) per allinearci ai livelli europei. 

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