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Kata, una drammatica svolta? "Viva, ma...". Dove l'hanno portata

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Mentre le ricerche della piccola Kata proseguono incessantemente, agli investigatori si apre una nuova pista. Al momento per la scomparsa della bimba di 5 anni sparita dall'ex hotel Astor a Firenze non vi è alcun indagato. La sua sparizione rimane avvolta nel mistero. Eppure, da un paio di giorni, la procura starebbe seguendo una nuova traccia. "La bambina sarebbe viva - racconta al Tempo fonte riservata - E sarebbe stata portata in Perù".

Quella che potrebbe essere a tutti gli effetti una svolta arriva dai tanti interrogatori. Tante, troppe, le domande ancora senza risposta. Da quale aeroporto sarebbero partiti i rapitori e la piccola Kata? Chi li avrebbe coperti durante i vari trasferimenti? Con quale mezzo hanno raggiunto lo scalo? E perché il Perù? Sempre stando al Tempo i rapitori - a loro volta peruviani - ora vorrebbero fare un passo indietro, restituire la piccola ai propri genitori, senza però dover pagare le conseguenze per un reato così grave. Così le indagini si starebbero concentrando in questa direzione. 

Lo stesso Matteo Renzi, replicando ai magistrati, aveva chiesto che l'attenzione non si focalizzasse più su Silvio Berlusconi ormai deceduto, ma sulla piccola Kata. "È enorme quello che sta accadendo - ha tuonato l'ex premier -. Ma è mai possibile che si possa considerare Berlusconi il mandante delle stragi? A Berlusconi hanno detto di tutto ma dire una cosa del genere è enorme. Ci crede solo la procura di Firenze. Legalità è un magistrato che si occupa di far sgomberare un edificio occupato come quello dove è sparito la piccola Kata, non ragionare di Berlusconi capo della Mafia". "Marina ha il mio rispetto umano e politico per quello che ha scritto nella sua lettera a Il Giornale: accanirsi contro un uomo che non c'è più, lo dico io che non l'ho mai votato, è ingiusto. La Procura porti la legalità a Firenze e non si metta a riscrivere la storia per motivi politici contro Berlusconi". 

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