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Anello "modificato", la nuova arma: come riducono così i nostri poliziotti

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Nelle chat degli appartenenti alle forze dell'ordine stanno girando le foto di uno strano anello che li mette in allarme nel loro quotidiano impegno contro criminali come il nigeriano senza fissa dimora che ha ammazzato a Rovereto una povera pensionata o il cittadino gambiano arrestato a Catania per resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio. E proprio in occasione di questa operazione di Polizia che è venuta fuori tutta la pericolosità dell'arma camuffata in un anello. O meglio - spiega Giuseppe De Lorenzo sul sito nicolaporro.it dove sono pubblicate in esclusiva le foto e le chat dei poliziotti - si tratta di “anelli” modificati “a mo’ di amo da pesca”, in fil di ferro e con le punte rivolte verso l’esterno, usati come una sorta di tirapugni in grado di ferire le vittime. “È l’ultima novità in tema di aggressione ai colleghi”, si legge nei messaggi che volano di cellulare in cellulare. 

 

Sebbene ieri a Catania i poliziotti siano stati feriti con un collo di bottiglia, e non con questi anelli, la preoccupazione tra gli addetti ai lavori è alta. Tutto inizia, si legge su nicolaporro.it, nella tarda serata quando alla polizia arriva una segnalazione: un immigrato, brandendo una bottiglia di vetro, sta spaccando i vetri delle auto in sosta in via Maddem. Sul posto si precipitano le pattuglie. La prima individua lo straniero, lo avvicina e gli intima di buttare a terra la bottiglia. L’uomo sul momento obbedisce e tutto sembra risolversi per il meglio. Poi lo scatto improvviso: tira fuori dalla tasca un’altra bottiglia e, dopo averla spaccata a metà, si scaglia contro i poliziotti che cercano di fermarlo con lo spray al peperoncino. “Vi uccido”, urla. Il primo agente viene ferito al sopracciglio destro con il collo della bottiglia. Il secondo se la vede brutta: l’aggressore tenta di colpirlo alla gola, forse per ucciderlo, e per pochi centimetri non affonda il colpo lì dove avrebbe potuto provocare un’emorragia letale. Questione di centimetri. Le foto mostrano il sangue colare dalle ferite riportate sulla parte alta del collo e dall’orecchio destro. Pochi istanti dopo un’altra pattuglia riesce a bloccare l’immigrato: identificato e arrestato. 
 

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