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Reddito di cittadinanza, la protesta a Napoli diventa rivolta: finisce male

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Momenti di grande tensione a Napoli durante la manifestazione in difesa del reddito di cittadinanza, la misura bandiera di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle abolita dal governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni. I partecipanti al corteo sono riusciti a scavalcare il muretto che dalla strada porta alle rampe autostradali di via Marina. L'accesso è stato aperto da un gruppo di donne durante uno scontro con la polizia che bloccava l'accesso alla rampa. Durante il momento di tensione, con colpi di manganello ad alcuni manifestanti, un altro gruppo è riuscito a scavalcare il guardrail aprendo l'accesso del corteo alla rampa autostradale.

"Fateci passare" il coro che accompagna i circa 350 in protesta, con tanto di "vergogna" all'indirizzo delle cariche delle forze dell'ordine che cercano di riportare la situazione alla normalità. Il corteo ha provocato immediate ripercussioni negative sul traffico automobilistico. Il corteo, partito da piazza Garibaldi, ha reso impercorribile ai veicoli via Marina. Attualmente i manifestanti sono fermi nei pressi dell'entrata agli svincoli autostradali, bloccata da un cordone delle forze di polizia per impedire che il corteo possa introdurvisi.

"Ho sentito tanta demagogia" sulla questione, ha spiegato domenica Claudio Durigon, sottosegretario leghista al Lavoro intervenuto a "La Piazza", la kermesse organizzata dal sito Affaritaliani.it a Ceglie Messapica, in Puglia. "Noi abbiamo fatto ciò che serviva al Rdc. Abbiamo dato dei limiti di categorie e di età alle persone che si possono rimettere in gioco e che possono cercare un lavoro. Di possibilità ce ne sono, serve fare il matching fra domanda e offerta, l'orientamento, la formazione, rafforzare gli Ets. Ad esempio, non sapete quanto lavoro può dare il Ponte sullo Stretto, che è un'occasione unica".

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