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Capretta uccisa a calci, denunciati 12 ragazzi: gli animalisti vogliono nomi e cognomi

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Dodici ragazzi sono stati denunciati per aver ucciso a calci una capretta tra Anagni e Fiuggi, nel corso dei festeggiamenti di un 18esimo compleanno avvenuto sabato scorso. Tra i giovani coinvolti nell'episodio, sette sono maggiorenni e cinque i minorenni. Tutti ragazzi della "Fiuggi Bene", tra i quali spiccano il figlio di un assessore alle Politiche Giovanili e a quello di un poliziotto del comune laziale. "Dai, continua... più forte", la frase che si sente nelle scene riprese da alcuni. Gli autori del video non sarebbero coinvolti materialmente nel brutale episodio, ma sarebbero comunque iscritti nel registro degli indagati dalla polizia. Per loro l'accusa è di "istigazione a commettere reato".

 

 

 

Intanto gli animalisti non restano a guardare. Sabato pomeriggio si terrà una manifestazione di protesta. L'iniziativa è stata ribattezzata "Fuori i nomi". La denominazione è stata scelta per rimarcare che per i reti contro gli animali i colpevoli non finiscono mai in carcere grazie alle pene considerate troppo basse. "Dal momento che lo Stato è assente - spiega Enrico Rizzi, organizzatore dell'evento - vogliamo che tutti sappiano chi è il responsabile. Tu maltratti un animale e, visto che lo Stato non ti punisce come si deve, è giusta la gogna pubblica. Tutti devono sapere il nome e il cognome".

 

 

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