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Scontrino con Mussolini, esplode il caso a Verona: "Non vi piace il Duce? Via"

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L'estate degli scontrini "pazzi" sta malinconicamente volgendo al termine. Ma oggi, giovedì 7 settembre, piazza un colpo di coda. Un altro scontrino. Ma in questo caso importi iperuranici o costi-extra ingiustificabili non c'entrano. C'entra infatti Benito Mussolini.

A dar scandalo è uno scontrino fiscale, appunto, con l'immagine del Duce. La vicenda arriva da Cerea, provincia di Verona, per la precisione dal Bar Armando. Già, perché la signora Maristella Finezzo, che lo gestisce insieme alla figlia Marica, ha deciso di "impreziosire" gli scontrini con l'effige di Benito Mussolini. Ovvia la polemica.

Il Corriere.it interpella la signora, la quale tira dritto per la sua strada: "Lo scontrino fiscale con l’immagine di Mussolini? Chi non digerisce il Duce può scegliere di non consumare nel mio locale", taglia cortissimo.

Tra chi punta il dito contro il Bar Armando c'è anche Selvaggia Lucarelli, la quale ricorda come questa vicenda non sia affatto di primo pelo: "Questa barista va avanti indisturbata a stampare scontrini col duce da 9 anni. E tutto va bene- si scatena in un post la giornalista -. Prima lo faceva solo a ottobre per celebrare la marcia su Roma, ora con il governo Meloni ha trovato il suo slancio e lo fa stampare tutto l’anno".

 

Pronta la risposta della barista anche a Selvaggia: "Nessuno mi tocchi Mussolini e la Meloni. La Lucarelli mi è sempre stata antipatica e non ho mai guardato le sue trasmissioni, figuriamoci che mi interessa ciò che pensa". E ancora: "Io ammiro Mussolini per ciò che ha fatto di buono, come la sanità gratuita per tutti, le pensioni le bonifiche e lo condanno, invece, per le leggi razziali. Nel mio bar possono entrare infatti tutti, nessuno può accusarmi d’essere una razzista perché non lo sono affatto", conclude la signora, assai nostalgica.

 

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