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Roberto Saviano, Nando Dalla Chiesa: "Gomorra gli si sta ritorcendo contro"

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Roberto Saviano, l'autoproclamatosi Re Mida della letteratura italiana, sta perdendo colpi. O meglio: sta prendendo colpi, anzi delle vere e proprie cannonate. Prima la scomunica di don Patriciello, poi la tirata d'orecchie di Vincenzo De Luca e, infine, la stroncatura definitiva di Nando Dalla Chiesa. Tutte accomunate dallo stesso bersaglio: Gomorra. Sì, perché il grande successo letterario dello scrittore napoletano gli si sta ritorcendo contro. Episodi come quello di Caivano hanno convinto un po’ tutti che tra questa escalation malavitosa e la serie tv tratta dal best-seller dello scittore vi sia più di un nesso.

Dalla Chiesa, sulle pagine de Il Fatto Quotidiano, ha espresso un parere negativo su quanto l'opera letteraria di Saviano abbia condizionato i giovani vicini alla criminalità organizzata. "Di fatto è successo qualcosa di straordinariamente interessante sul piano letterario-antropologico - spiega il sociologo - in perfetta simmetria con “‘o sistemadella camorra (Sistema 1) è nato un sistema 'Gomorra', fondato sul primo (il Sistema 2). Il quale con il pretesto di denunciare la violenza dei clan e di applicare un nuovo realismo alla narrazione dei mali di Napoli e della Campania, ha fatto di quei mali un romanzo in servizio permanente effettivo. Non c’è nessuna verità scomoda che venga denunciata dal Sistema 2. Diciamo piuttosto – sottolinea il professore – che il miraggio dei profitti ha trascinato verso esiti catastrofici una narrazione che agli inizi sapeva di coraggio e di denuncia".

 

 

Ma in passato lo stesso Dalla Chiesa inserì per alcuni anni Gomorra tra i testi consigliati nel suo corso in Sociologia. E, come egli stesso racconta, lesse anche le pagine in piazza in segno di solidarietà con Saviano. Salvo poi ricredersi, come spiegato dallo stesso professore: "Non potevo immaginare che da quelle emozioni solidali si sarebbe scatenata una progressione di cultura acritica e autocelebrativa che avrebbe rovesciato il senso di quella parola nel suo contrario. Gomorra non più come denuncia ma come propagazione irresponsabile. C’è bisogno di resettare tutto. Di guardarci tutti allo specchio, nessuno escluso". Insomma: meglio tardi che mai.

 

 

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