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Campi Flegrei, l'esperta: "Il suolo si solleva di 1,5 centimetri al mese"

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64 le scosse totali registrate dall'Osservatorio Vesuviano, sede napoletana dell'Ingv, nell'ambito dello sciame sismico che si è verificato nella mattina di mercoledì 27 settembre nell'area dei Campi Flegrei. Una zona, spiega la direttrice del dipartimento Vulcani dell'Ingv Francesca Bianco, ben nota per il bradisismo, ossia per quei movimenti verticali del suolo che proseguono a fasi alterne da millenni. La fase attualmente in atto è iniziata nel 2005 con l'area sollevata di oltre un metro.

Non a caso, racconta l'esperta al Corriere della Sera, la zona è una delle più controllate d'Europa. I parametri fisici, chimici e sismici sono in continua osservazione. E proprio questa rilevazione ha permesso di notare una crescita del tasso di sollevamento del suolo nel Rione Terra, che è l'area dove avvengono le massime deformazioni. "Finora - ammette Bianco - si è misurato un sollevamento di 15 millimetri al mese. C'è una tendenza all'aumento pur se non si può ancora stimare con precisione l'entità dell'incremento. I parametri geofisici e geochimici analizzati indicano il perdurare della dinamica in corso".

 

 

Anche se di certezze non ce ne sono su quanto può accadere in futuro, la direttrice esclude un'imminente eruzione del Vesuvio, perché "ciò che avviene nei Campi Flegrei non ha relazione con il Vesuvio". Ovvio, "è comprensibile la preoccupazione degli abitanti della zona di Pozzuoli. È in corso un fenomeno naturale di cui non possiamo dire con certezza cosa avverrà domani". Da qui il monito: "La cosa più importante è la consapevolezza delle caratteristiche sismiche della zona e seguire le indicazioni che vengono date dalla Protezione civile, con la quale siamo sempre in stretto contatto". 

 

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