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Ultima Generazione, urla contro i poliziotti: "Guardateci, eh!"

Ignazio Stagno
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Ultima Generazione ora attacca in modo duro, faccia a faccia, i poliziotti. Il salto di qualità è avvenuto a Torino dove alcuni ecoattivisti, con tanto di video pubblicato sui social, hanno messo nel mirino gli agenti con un “sermone” che ha fatto parecchio discutere. Nella clip postata sul profilo ufficiale di “Ultima Generazione-Fondo di riparazione” appare un’attivista che tiene in mano uno striscione del gruppo ambientalista, famoso per i blocchi stradali, mentre parla con i poliziotti schierati per garantire la sicurezza. «Voi siete a disagio mentre parlo, vedo che abbassate lo sguardo. Dio santo guardateci! - urla Pensate che non avremmo meglio da fare?». Poi il tono si fa più duro e arriva la “lagna” per il tempo passato in caserma dopo le piroette sull’asfalto o davanti ai portoni dei palazzi delle istituzioni con vernice e colla: «Ci tenete ore e ore in Commissariato ogni volta che facciamo un’azione. Anche in Questura, sapete quante denunce abbiamo preso? Sapete cosa rischiamo? Sapete quanto è vera la paura che abbiamo?».

Insomma ora gli attivisti di Ultima Generazione invocano l’impunità. Le loro azioni, secondo il “codice-gretino”, dovrebbero essere depenalizzate. Ma l’invettiva davanti agli occhi basiti degli agenti assume toni deliranti quando l’attivista parla anche di “armi”, di “guerra” e pure di salario minimo: «Dio santo -inveisce la gretina contro gli agenti- non riusciamo ad avere nemmeno il salario minimo e spendiamo miliardi nell’industria della guerra e nell’industria del fossile. Di santo! Guardateci!», afferma mentre gli agenti continuano a fare il loro lavoro. Poi viene chiamata in causa anche la “Costituzione”: «Articolo 11, l’Italia ripudia la guerra. E stiamo mandando le armi dall’altra parte del Mediterraneo». Non poteva mancare nel “discorsetto” di sfida contro i poliziotti anche il tema dei migranti: «Sarà sempre peggio, le migrazioni continuano ad aumentare, questo governo cosa fa? Chiede 5.000 ai migranti. Ai migranti che sono costretti a venire qua per quello che è la storia dell’Europa e che non smettiamo di fare». Gli agenti hanno reagito con freddezza ignorando la provocazione dell’attivista. Ma questa non è certo la prima volta che Ultima Generazione si trova faccia a faccia con i poliziotti.

 

 

Qualche settimana fa, dopo un blocco stradale a Milano con tanto di ambulanza bloccata nel traffico, un poliziotto ha cercato di far capire a un attivista quanto possano essere gravi le conseguenze di un gesto simile. Ma a quanto pare Ultima Generazione, da quella esperienza, non ha imparato nulla. Anzi, ora sfida a viso aperto la polizia cercando di rivendicare i blitz sulle tangenziali e le circonvallazioni nascondendosi dietro la retorica della “non violenza”. Ma fermare un automobilista mentre va a lavoro o imbrattare un palazzo che sarà poi ripulito con i soldi dei contribuenti è una violenza contro la collettività.

 

 

 

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