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Terremoto tra Veneto ed Emilia: "Non è una zona sismica", perché spaventa

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Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Pianura Padana. Attimi di paura per i cittadini che l’hanno sentita in maniera distinta e hanno fatto piovere le segnalazioni. La magnitudo stimata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 4.2, mentre l’epicentro è stato registrato a Ceneselli, in provincia di Rovigo, a una profondità di 8.5 chilometri: non si tratta di una vera e propria zona sismica. Il terremoto è stato avvertito chiaramente sia in Veneto che in Emilia Romagna, ma la cosa più importante è che non sono stati segnalati danni a persone o cose. 

Sebbene la scossa di terremoto abbia fatto vivere qualche secondo di paura, non ha la stessa rilevanza dello sciame sismico che ha interessato i Campi Flegrei nelle scorse settimane. La situazione era stata ben spiegata da Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv: “I Campi Flegrei sono un vulcano attivo che in questo periodo respira più del solito, questo determina la sismicità che vediamo. Sono terremoti che definiamo leggeri, la loro pericolosità è dovuta dal fatto che sono superficiali, quindi possono produrre danni. Però certamente non possiamo immaginare che qui possano avvenire terremoti di magnitudo molto più forte, tipo 6 o 7". 

"Non si può escludere che la sequenza sismica continui - ha aggiunto il presidente dell'Ingv - così come successo nell’82, o nell’84, quando durò a lungo e poi si annullò per tornare in una condizione di quiete. Stiamo vivendo una situazione simile, l’auspicio è che succeda lo stesso, la situazione peggiore è quella che possa evolvere anche in fenomeni magmatici, ma al momento non abbiamo evidenza che questo possa accadere nell’immediato".

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