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Barcolana, arrestato Radonjic: lo skipper? Era "Pirata dell'ignoto"

Roberto Tortora
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Non è la sceneggiatura di un film né la trama di un romanzo, ma un’assurda vicenda che ha per protagonista la Barcolana, la regata più famosa del mondo che si tiene ogni anno nel Golfo di Trieste, generalmente la seconda domenica di ottobre. Alla partenza, al timone di Maxi Jena, un racer di 24 metri, non c’era chi ci doveva essere, ossia lo skipper Milos Radonjic e il perché ha del clamoroso. Due giorni prima della gara, il 6 ottobre, è stato infatti arrestato dalla Polizia con un mandato di cattura internazionale emesso quasi un mese prima, il 15 settembre, nientemeno che dal Distretto Est di New York, Stati Uniti.

Nell’ambiente Radonjic, montenegrino di 33 anni, è conosciuto per aver vinto molte regate, ma per gli agenti federali americani è soprattutto un pirata, per l’esattezza “the Pirate of the Unknown”, cioè il Pirata dell’Ignoto, nome in codice di uno dei capi della “Tco”, organizzazione criminale internazionale dedita al traffico di droga e al riciclaggio di denaro sporco, così come ricostruisce il Corriere della Sera.

Questo Boston George della regata trasportava migliaia di chilogrammi di cocaina dal Sud America all’Europa e, secondo gli inquirenti, era lui a coordinare e pianificare il trasporto dei carichi dall’Ecuador o dalla Colombia su una nave container battente bandiera maltese, ma soggetta alle leggi americane. L’ultima spedizione di 2602 chili di coca gli è stata fatale. Intercettato su applicazioni come Sky-Ecc, Signal, iMessage e Facetime, è stato beccato. Radonjic ha provato a sfuggire alla cattura accusando gli agenti di un banale scambio di persona, ma, dopo le verifiche del caso, è stato inchiodato.

Su di lui ora pende una richiesta di estradizione, avanzata dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. Proverà ad opporsi il suo legale, Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali internazionali, il quale ha gettato la croce sulla regione Friuli: “È una terra che soffre terribilmente le conseguenze di una cooperazione giudiziaria, quella tra Usa e Italia, che ha arrecato danni al nostro sistema di giustizia. Mi riferisco al caso di Chico Forti o a quello di un uomo con doppia cittadinanza recentemente accusato di abusi sulla figlia. In entrambi i casi, gli Stati Uniti hanno palesato la assoluta indisponibilità a consegnare i due cittadini italiani alle nostre autorità. Sul piano dei rapporti bilaterali, ritengo inaccettabile ipotizzare l'estradizione di Radonjic”.

Così, anche senza il suo skipper titolare, il Maxi Jena ha regolarmente preso il via alla Barcolana 2023. Piazzatisi addirittura quarti, però, sono stati squalificati, perché i giudici di gara gli hanno contestato di aver acceso due volte il motore, cosa non consentita. Forse perché volevano scappare anche loro o, forse, perché al peggio non c’è mai fine.

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