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La tempesta Ciaran verso l'Italia: venti a 130 km/h, rischio blackout di massa

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Conto alla rovescia per l'arrivo sull'Italia della tempesta Ciaran. Per ora il meteo sta "punendo" la Francia: travolta dal maltempo: circa 1,2 milioni di case sono rimaste senza elettricità questa mattina nel nord-ovest della Francia, di cui 780.000 in Bretagna, dove le raffiche di vento hanno superato i 170 chilometri orari. Ad annunciarlo è stato il gestore della rete Enedis. La tempesta, si legge, "ha causato gravi danni alla rete pubblica di distribuzione elettrica nel nord-ovest del Paese". 

I timori è che quanto sta accadendo in Francia e in Gran Bretagna possa replicarsi tra poche ore anche nel nostro Paese. Intervistato da Rainews 24, il governatore del Veneto Luca Zaia ha parlato di venti attesi fino a 130 chilometri invitando i corregionali a evitare spostamenti non necessari.

 

"Dalle prime ore di questa mattina i meteorologi e i tecnici regionali sono al lavoro per seguire l'evolversi della situazione e monitorare l'ondata di maltempo che nelle prossime ore interesserà il Veneto con temporali potenzialmente di notevole intensità", spiega. Nel pomeriggio/sera di oggi giovedì 2 novembre è previsto un netto rinforzo dei venti dai quadranti meridionali fino a diventare forti (fino a 80-100 km/h) sulla costa e pianura, e molto forti (fino a 110-130 Km/h) sulle zone montane. Le precipitazioni sulle zone prealpine e sulle Dolomiti meridionali avranno dei massimi intorno ai 130- 150 mm. "Come sempre il consiglio che ci sentiamo di raccomandare, in via prudenziale, è di non effettuare spostamenti che non siano strettamente necessari, di mantenere una distanza opportuna dai corsi d'acqua, di non sostare vicino a fiumi, torrenti, pareti rocciose, zone a rischio di frane ed evitare di permanere in ambienti interrati o scantinati" avvisa Zaia. 

 

Il Veneto non sarà l'unica regione in allerta. Particolari timori per le regioni del Nord e su quelle del Centro tirrenico. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, non ha dubbi. L'intensità delle piogge che colpiranno in giornata le regioni settentrionali potrebbero creare enormi disagi e problemi idrogeologici. Oltre alle precipitazioni bisognerà fare molta attenzione al vento che, proprio in concomitanza con il passaggio del fronte, aumenterà repentinamente di intensità".

Le precipitazioni, spiega l'esperto, "risulteranno abbondanti in Liguria, Lombardia, medio alto Veneto e Friuli Venezia Giulia con alto rischio di nubifragi. Sempre verso sera l'aria fredda che alimenterà la perturbazione favorirà l'abbassamento della quota neve sulle Alpi con i fiocchi che potranno scendere fino sotto i 1.400 metri in Alto Adige e in Val d'Aosta. L'intensa perturbazione abbandonerà lentamente l'Italia nella giornata di venerdì con le ultime precipitazioni sul Triveneto (nevose a 1.000 metri in Alto Adige e in Cadore) e sulle centrali tirreniche fino in Campania e poi forti sulla Calabria tirrenica nella notte".

 

Tuttavia, non è finita qui. "Nel corso del weekend - avverte ancora Garbinato - arriverà l'ultima perturbazione di questo periodo decisamente perturbato. Il fronte piovoso avrà più o meno la stessa traiettoria del precedente e con effetti simili. Sabato dopo le piogge del mattino al Sud, il tempo peggiorerà entro sera al Nord a partire da ovest verso est con precipitazioni via via più forti. Successivamente il maltempo raggiungerà pure le Tirreniche. Domenica, ancora maltempo sul Triveneto e su Toscana, Umbria, Lazio e Campania, ma entro sera migliorerà un po' ovunque, segnale di un tempo che tornerà a diventare più stabile ponendo fine a questa lunga serie di perturbazioni".

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