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Venezia, liberato il clan dei banditi nigeriani: "Troppi refusi" nella sentenza

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Per un grave errore del giudice, un gruppo di nigeriani dediti allo spaccio è stato scarcerato. Un provvedimento “copia-incolla” rispetto alle richieste della Procura da parte del gip di Venezia, infatti, ha comportato il rilascio di dieci (su 29) indagati su 29 da parte del Tribunale del riesame di Venezia. La notizia, riportata da Il Giornale di Vicenza, si riferisce all’operazione dei carabinieri, coordinati dalla Dda di Venezia, che nei mesi scorsi aveva arrestato questo clan di nigeriani accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Il tribunale del Riesame, nella ordinanza, spiega che il provvedimento del giudice per le indagini preliminari, è "frutto di un’opera di 'taglia e cuci' della richiesta cautelare, come chiaramente evincibile dall’identità linguistica e grafica dei due atti in molteplici passaggi, dall’assenza di parti motivazionali autonomamente redatte dal gip, nonché dalla presenza, nel testo dell’ordinanza, di numerosi refusi".

In sostanza, sottolinea il Riesame, nel provvedimento del giudice "non sono riscontrabili passaggi motivazionali che consentano di ritenere eseguita un’effettiva disamina, da parte del gip, degli elementi probatori sottoposti alla sua attenzione". Insomma, evidentemente i giudici del Riesame si sono chiesti se il gip avesse davvero letto e analizzato gli elementi di prova alla base della richiesta della procura. E per questa ragione, per questa grave mancanza del gip, il Riesame è stato costretto a dichiarare nulla l’ordinanza che aveva disposto l’arresto dei dieci cittadini nigeriani, che ora sono tornati liberi.

 

 

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