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Matteo Bassetti, allarme-influenza: "Partita a razzo, casi aumenteranno"

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Questa influenza è partita a razzo e nelle prossime settimane registreremo un aumento dei casi. Il professor Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, fa il punto all'Adnkronos sull’inizio della stagione influenzale: "L’influenza è partita come un razzo, ormai sono 2 settimane che è arrivata pesantemente. Novembre anche quest’anno sta rappresentando, come l’anno scorso, un mese clou: c’è tantissima gente a letto con i sintomi e i casi aumenteranno ancora con l’abbassamento delle temperature. Chi ha seguito i consigli e si è vaccinato presto probabilmente avrà gli effetti di protezione, chi non l’ha fatto si prende i rischi. Ma è un vero peccato perché le stesse persone che prendono la pillola per la pressione o prendono le statine per ridurre il colesterolo, quindi fanno prevenzione delle malattie cardiovascolari, non si vaccinino contro l’influenza o contro il Covid".

E ancora: "Siamo all’inizio di nuovo di una stagione influenzale molto impegnativa, molto difficile, ma ormai ci siamo abituati perché l’anno scorso è stato così ed evidentemente che anche quest’anno non sarà diverso - rimarca l’infettivologo - I sintomi sono la febbre alta, anche 39-40 gradi, le vie respiratorie interessate con tosse e calo della voce, fino alla tracheite. Con anche difficoltà di fare diagnosi differenziali rispetto al Covid, mentre una copertura alta delle vaccinazioni ci avrebbe permesso di fare meglio la le diagnosi. Vedere - rincara l’esperto - che la copertura per l’antinfluenzale è ferma da anni al 50% fa molto male. Infine, trovarci di nuovo per l’ennesimo anno ancora qui al 20 novembre con un’influenza che impazza, con purtroppo una fetta consistente della popolazione più fragile non coperta, è un peccato". 

 

 

 

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