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Filippo Turetta in isolamento e guardato a vista: il timore di un gesto estremo

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Il ministero della Giustizia ha trasmesso in Germania la richiesta di estradizione di Filippo Turetta che sarà processato in Italia per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. L'Italia ha terminato tutte le attività di sua competenza per assicurare alla giustizia l'assassino, ma i tempi per il rientro dipendono dall'autorità giudiziaria tedesca, che dovrà fissare un'udienza. Quando? Nessuno sembra saperlo nel Tribunale di prima istanza di Halle, la cittadina tedesca vicino a Lipsia dove è stato catturato il giovane sul quale pendeva un mandato di arresto europeo. Riporta l'Ansa che un portavoce del Tribunale ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna calendarizzazione dell'ulteriore della nuova udienza in cui Filippo dovrebbe confermare il proprio assenso a essere consegnato all'Italia nonostante l'aggravamento del titolo di accusa a suo carico. Il vice-portavoce dell'Amtsgericht della città della Sassonia Anhalt, Thomas Puls, parlando a giornalisti ha detto di non saper prevedere quali saranno i tempi di una consegna del giovane all'Italia.

 

 

"Quali saranno i prossimi passi dipende da se e quali richieste porrà la Procura generale di Naumburg", ha dichiarato Puls. "Attualmente non mi è nota alcuna richiesta, bisogna semplicemente aspettare. Per questo non posso ancora dire se, eventualmente, un'ulteriore audizione dell'accusato avrà luogo qui ad Halle o, magari, a Naumburg, per esempio". A una domanda sui tempi prevedibili di arrivo di Turetta in Italia in questo quadro, il portavoce ha risposto: "non so, dipende da quanto rapidamente arriva una richiesta" e "quando avverranno l'audizione e un simile trasferimento. Non ho idea". Il tedesco, si legge ancora sull'Ansa, non è stato in condizione di precisare nemmeno dove l'audizione avrà luogo: di nuovo presso il suo tribunale di prima istanza, come avvenuto domenica sera, o presso la Procura generale di Naumburg, quella che dovrebbe chiedere al Tribunale superiore regionale (Oberlandesgericht) di esaminare la richiesta di consegna all'Italia del giovane.

Che nel frattempo rimane in isolamento in una cella nel carcere di Halle, "molto provato e preoccupato". Almeno secondo l'avvocato tedesco che lo sta assistendo.  Filippo Turetta aspetta di essere processato nel carcere della città della Sassonia Anhalt detto il "Bue rosso" (Roter ochse) e noto per il suo famigerato passato, soprattutto nazista ma anche comunista, al quale è stato dedicato un memoriale con esposizione permanente e progetti pedagogici e di ricerca sulle vittime della violenza di regime. La modalità di isolamento è una modalità di detenzione "consueta" per i detenuti in custodia cautelare in Germania.  "Non sono il portavoce dello Jva (carcere, ndr) ma presumo che abbia una cella singola, come di consueto", si è limitato ad aggiungere Puls rispondendo a domande su quali siano le condizioni del giovane. Il ragazzo sarebbe guardato a vista: il timore infatti è che possa commettere un gesto estremo.

 

 

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