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Sondrio, la "Via Olimpica" tra vini e montagne

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Se si parla di Sondrio e della sua provincia, la mente corre subito alla madre di tutte le sfide: le Olimpiadi invernali del 2026. La sfida vinta politicamente da Lombardia e Veneto ora deve tradursi in un altrettanto folgorante successo sul terreno, o meglio, sulle piste e Sondrio, con gli impianti di Bormio, in questa battaglia è destinata a giocare un ruolo da protagonista. Così come lo giocherà Regione Lombardia con il suo assessorato al Turismo. Non a caso per avvicinarsi all’evento che accenderà la Valtellina, da Palazzo Lombardia hanno pensato a una vera e propria “Via Olimpica”. Di che si tratta? Semplice di un percorso che parte da Milano, toccando la Brianza, attraversando le terre lecchesi, di monte e di lago, fino alle aree di bassa e media montagna della Valtellina. L’idea di base è quella di direzionare il flusso di visitatori - che ci si attende elevato - anche in aree non direttamente toccate dall’evento Olimpico, che avrà come epicentro in Lombardia le località di Milano, Bormio e Livigno, per massimizzare l’indotto e la visibilità di tutti i territori della Lombardia.

La provincia di Sondrio, però, non è solo Giochi olimpici. Il turista appassionato che si recherà in Valtellina nel 2026, ma anche quest’anno, potrà godere di località sciistico-turistiche sempre pronte alla ricettività. A Bormio, oltre ai suoi 50 chilometri di piste con 15 impianti di risalita, potrete rilassarvi nelle sue nove rinomate fonti termali naturali, oppure farvi una gita sulla neve con una slitta trainata dai cani Husky. A Santa Caterina Valfurva, invece, potrete addirittura sciare di notte con una pista illuminata e intitolata alla campionessa di casa, Deborah Compagnoni. 

Un’altra meta che vale la pena visitare è Livigno, la perla dell’Alta Valtellina, con i suoi 130 chilometri di pista ad altezze che variano dai 1800 ai 2900 metri. Livigno è una meta ambita anche dagli snowboarder e dai freestyler. Ed è inoltre il palcoscenico della Maratona Internazionale di Gran Fondo, la “Sgambeda”, mentre gli appassionati del Telemark ogni anno possono godersi il “Free Heel Fest”, il festival internazionale di questo sport di origini nordiche. E non è tutto, perché con i suoi oltre 250 negozi sparsi sul territorio, Livigno è anche un grande centro commerciale naturale dove si possono fare acquisti duty-free. 

Visto, infine, che non si vive di solo sport o di solo shopping, la Valtellina offre una varietà enogastronomica che va dai pizzoccheri al Bitto alla Bresaola Dop. Il tutto innaffiato dai vini della valle come lo Sforzato e il Valtellina Superiore.

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