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Extinction Rebellion, "espulsi da Venezia": misura senza precedenti

Claudia Osmetti
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L’acqua del Canal Grande non è più verde. Il giorno dopo il blitz di Extinction rebellion ci ha pensato la natura, cioè la marea, a riportare la normalità a Venezia: ché alla fine basterebbe questo, gli attivisti per l’ambiente lo lordano, l’ambiente si autoregola nonostante le loro azioni “sovversive”.

Uno a zero per Venezia. La bella Venezia, la romantica Venezia. Sfregiata, quantomeno temporaneamente, in un sabato pomeriggio di inizio dicembre, da 28 ragazzi eco-impegnati (leggi: eco-invasati) poi identificati e portati in questura e rilasciati a distanza di sei ore dall’episodio. Tutti denunciati, oggi. Per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e sversamento in concorso di sostanze pericolose. Cinque dei quali con un foglio di via di quattro anni, vietato-l’ingresso-in-Laguna, e tre con un daspo urbano di 48 ore. Tutti, di nuovo, col materiale usato durante la manifestazione, macchine fotografiche incluse, sotto sequestro.

 

 

 

PROTESTA

Non ci stanno, loro, tra l’altro. Parlano di «denunce completamente pretestuose» e di «nessun legame coi fatti realmente commessi» e di «denunce notificate indiscriminatamente anche a 4 persone dell’ufficio stampa, compresi i ancora e video -maker» «dell’applicazione illegittima di un provvedimento pensato per i reati di mafia (il foglio di via, ndr) che, secondo la legge, non può essere notificato a chi ha un legame con la città». Si riferiscono ad alcune studentesse dell’università Ca’ Foscari di Venezia, fanno parte del gruppo individuato dalle forze dell’ordine, che con una misura di allontanamento non possono, di fatto, presentarsi in classe. Eppure il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro (Coraggio Italia), in quei momenti là, quelli delle gondole a sospeso sull’acqua verde fosforescente, ha chiesto un pugno ancora più duro, ha chiesto il carcere. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (Lega) anche: «Se per “salvare l’ambiente” questi imbecilli riescono solo a danneggiare monumenti, opere d’arte, chiese e perfino fiumi, da salvare ci sono i loro pochi neuroni rimasti. Multa e carcere per i vandali».

 

 

 

REATO AMMINISTRATIVO

Ci sta pensando, il Comune di Venezia. Danni strutturali al Canale e al Ponte di Rialto non dovrebbero essercene anche perché, pochi anni fa, i lavori di restauro della struttura hanno contribuito a renderla più stabile. Quel colorino verde bile, come detto, è stato spazzato via dal riciclo della marea: ma l’amministrazione comunale veneziana sta valutando se procedere anche con il reato amministrativo per deturpamento dei luoghi pubblici e l’Arpav del Veneto, l’Agenzia regionale per la protezione e la prevenzione ambientale, è impegnata in queste ore ad analizzare i campioni di materiale prelevati sabato. Ci vorrà qualche giorno, fanno sapere da Venezia, per capire effettivamente che genere di sostanza sia stata buttata in acqua. Con le funi calate dal parapetto di marmo di Rialto, con le bandiere, i seggiolini attaccati a una corda sospesa in aria. Ma niente.

 

 

 

Loro, gli attivisti, gli eco-militanti di Extinction rebellion non ci stanno. Colpa di Brugnaro, dicono. Colpa di Matteo Salvini, colpa del questore che «ha arbitrariamente deciso che alcune persone che hanno semplicemente partecipato a una manifestazioni siano colpevoli di reati gravissimi», colpa di chi ha preso contromisure «violando il diritto costituzionale alla manifestazione del pensiero». Nientemeno. E colpa loro, o anche solo responsabilità loro, dato che calarsi da un ponte su un canale frequentato da migliaia di turisti, con una fune da scalatore delle Alpi, uno zainetto di tela e uno striscione viola che riprende la Cop 28 non è esattamente una cosa che si vede spesso, no. Giammai. Meglio prendersela con chi «giorno dopo giorno notifica denunce pretestuose costruendo una narrazione che definisce chi aderisce ai movimenti climatici come eco-terrorista, eco-vandalo e criminale» (cit. Margherita, una delle ragazze espulse da Venezia). Chissà poi perché. 

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