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Patrizia Nettis, "rispondi o butto giù il portone": svolta sulla morte della giornalista

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L'ultimo messaggio ricevuto da Patrizia Nettis? Quello di un imprenditore. La giornalista 41enne originaria di Gioia del Colle e trovata senza vita nel suo appartamento a Fasano ha ricevuto nella notte del 29 giugno (giorno prima del ritrovamento del suo corpo) un messaggio dal contenuto minatorio: "Rispondimi. Se no butto giù il portone". A mandarlo è stato l’unico indagato per atti persecutori e istigazione al suicidio, ossia un imprenditore titolare di un impianto sportivo. 

Un dettaglio diffuso da Quarto Grado nella puntata di venerdì 22 dicembre per cui, quando il telefono dell’indagato è stato sequestrato, l’imprenditore aveva già cancellato numerosi messaggi e telefonate con la giornalista. Ma non questa conversazione: "Rispondi, rispondi", scrive l’imprenditore a Patrizia. E ancora: "Avevo ragione io. Parlerò pure di questo". E ancora: "Quindi fai con tutti così". La giornalista visualizza i messaggi fino alle 2.16. Poi alle 2.20 parte dal suo cellulare l’ultimo messaggio all’ex marito e rivolto al figlio di 9 anni: "Un bacio a Vittorio".

E ora, il consulente incaricato dalla procura di Brindisi di svolgere accertamenti tecnici nell'ambito dell'inchiesta, ha consegnato la relazione sul contenuto del pc della professionista. "Abbiamo già fatto richiesta di entrare in possesso della relazione - ha detto l'avvocato della famiglia Nettis, Giuseppe Castellaneta -. L'auspicio è che i consulenti siano riusciti ad accedere al WhatsApp web di Patrizia. Questo è il primo obiettivo che spero si riesca a raggiungere, per far emergere la verità. Perché attraverso la lettura di quei messaggi ricevuti quella sera da Patrizia, si potranno chiarire un sacco di posizioni". Il legale non esclude la possibilità che possa essere richiesta, per la quarta volta, la riesumazione del corpo, per eseguire l'autopsia, "valuteremo questo all'esito del contenuto della relazione".

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