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Roberto Vannacci? Sinistra alla frutta: come protestano in strada contro il Generale

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La sinistra dichiara guerra al generale Roberto Vannacci. Come se la priorità fosse il libro che ha suscitato la polemica, circa 1.000 persone si sono radunate a Massa, in piazza Betti. A organizzare il presidio è stata la Cgil provinciale. Al sindacato non è andata giù la presentazione del libro del generale prevista alle 17.30 negli spazi di Villa Cuturi, poco distante. Così i 1.000 hanno dato luogo a un corteo intorno alle strade di Marina. Presenti anche la sindaca di Carrara Serena Arrighi e l'assessore regionale Alessandra Nardini. Mentre con la Cgil Massa Carrara, c'era il segretario provinciale Nicola Del Vecchio.

Ma non solo. Non potevano mancare all'appello l'Anpi, l'Unione Popolare, Legambiente, Rifondazione Comunista e Gd. Insomma, tutta la sinistra in piazza contro Vannacci. La protesta nasce, come spiegato dalla stessa Cgil nei giorni scorsi, dalla decisione di organizzare la presentazione del libro di Vannacci in concomitanza con il giorno della Memoria. "Ora e per sempre resistenza", hanno gridato in coro i manifestanti. E pensare che nei giorni scorsi un altro fatto di cronaca, sempre legato al giorno della Memoria, aveva creato scalpore.

 

Per il 27 gennaio, l'Anpi ha organizzato un evento in cui si mettono sullo stesso piano "Shoah e genocidio a Gaza". Un evento - con tanto di imam al circolo dell'Antella a Bagno a Ripoli, a Firenze - che ha lasciato attonita anche la comunità ebraica: "Dispiace dover ricordare a chi dovrebbe, per proprio statuto, avere a cuore la memoria della barbarie fascista, che il 27 gennaio è una legge dello stato istituita proprio per riflettere sui crimini del fascismo italiano e la complicità con il nazismo. Il tentativo di creare inesistenti paralleli fra lo sterminio che il nostro paese ha contribuito a compiere, ottant'anni fa, di ebrei, Rom e Sinti, disabili, omosessuali e oppositori politici, e il conflitto che oggi insanguina dolorosamente il Medio Oriente ha un unico scopo e un unico risultato: annacquare la memoria delle responsabilità fasciste". Eppure ora la sinistra si vede bene dal ricordare l'evento.

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