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Vittoriale, colpo da un milione di euro: chi finisce nel mirino

Luca Puccini
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Doveva chiudere oggi, che è l’8 marzo. L’esposizione estemporanea “Come un oro caldo e fluido” dell’artista Umberto Mastroianni, allestita al complesso Vittoriale degli italiani, a Gardone Riviera, in provincia di Brescia, lo scorso 30 dicembre, sarebbe dovuta terminare in queste ore. Invece si è verificato, o meglio: è stato scoperto, ieri, un maxi furto dal valore di un milione di euro che ha fatto sparire, letteralmente, tutte e 49 le opere presenti. Proprio lì, nella residenza fatta costruire da Gabriele D’Annunzio, che è anche il luogo in cui è sepolto, nove ettari di via e piazze ed edifici e un teatro all’aperto.

Ad accorgersi sono stati i responsabili dello stesso Vittoriale che, aprendo le porte, come tutti i giorni, prima dell’arrivo dei visitatori, hanno trovato spazi e sale vuote. Non era rimasto nulla. I ladri si sono portati via il “tesoro”. Tesoro nel senso proprio del termine: decine di sculture e lastre di altrettanti gioielli, bracciali, anelli, realizzati tra gli anni Cinquanta e Novanta, con la tecnica della fusione a cera o a colata in oro, da Mastroianni, che è considerato uno degli scultori più geniali del secolo scorso ed è pure stato lo zio di Marcello, l’attore di Otto e mezzo e Le notti bianche.

 

 

 

Sull’accaduto, da subito, si sono mossi gli agenti dei carabinieri di Brescia e di Salò, nonché i colleghi del comando Tutela del patrimonio culturale di Monza. La polizia locale di Gardone, invece, si è impegnata a recuperare le immagini dei sistemi di video -sorveglianza. Si pensa ovviamente, viste le modalità del colpo, a una banda specializzata in furti di opere d’arte, forse addirittura eseguito su commissione. «Cinquanta gioielli di Umberto Mastroianni sono stati trafugati dal museo D’Annunzio segreto, lo confermiamo», ha detto, in serata, Giordano Bruno Guerri, il presidente del Vittoriale, «nulla del lascito dannunziano è stato invece fortunatamente toccato. Siamo al lavoro con le forze dell’ordine e la prima buona notizia è che un pezzo è già stato recuperato. Stiamo lavorando per tutelare il Vittoriale».

 

 

 

Un episodio, tuttavia, che in Lombardia ha lasciato l’amaro in bocca. «Alla vigilia della nuova stagione di eventi del Vittoriale che, dopo una serie di importanti interventi destinati a migliorarne la fruibilità, da sabato apre la sua “nuova stagione”, la notizia del furto desta grande amarezza e ci lascia la sensazione di un luogo d’arte e cultura profanato da persone che non ne hanno alcun rispetto», ha immediatamente commentato il governatore del Pirellone Attilio Fontana (Lega). Parole che ha ripetuto anche Francesca Caruso, l’assessore regionale lombardo alla Cultura: «Si tratta di un fatto gravissimo. È un gesto vile che va a colpire uno dei fiori all’occhiello della cultura lombarda. Auspico che le opere vengano ritrovate al più presto e che i responsabili siano assicurati alla giustizia».

 

 

 

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