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Sapienza, tra i violenti il palestinese vicino ad Hamas

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Il giorno successivo agli scontri alla Sapienza, scontri innescati dai ragazzi dei collettivi pro-Palestina, emerge il vero numero dei feriti tra le forze dell'ordine: 27 agenti feriti. Eppure, gran parte dell'intellighenzia progressista continua a puntare il dito contro i poliziotti "manganellatori", il tutto nel silenzio tombale di Elly Schlein che non ha speso una parola in solidarietà degli agenti o per condannare i violenti.

Ma non solo: si scopre anche che al caos della vigilia, con la tentata occupazione del Rettorato e del commissariato, aveva preso parte anche un ragazzo palestinese che fa parte dell'Udap, Unione democratica arabo palestinese. Ma non solo: secondo quanto rilancia l'AdnKronos, il ragazzo sarebbe vicino a Mohammed Hannoun, Kaled El Qaisi e Igazi Soleiman, considerati contigui ad Hamas, il movimento terrorista dell'attacco dello scorso 7 ottobre a Israele.

Il ragazzo, si scopre, ha a lungo prestato servizio al Cara di Pozzallo, dunque al centro di prima accoglienza di Lampedusa. Nel corso dell'assemblea aveva parlato esaltando la resistenza palestinese e, ovviamente, attaccando Israele. Al corteo e alle violenze, dunque, non soltanto studenti, ma anche personaggi di questo tipo. E dalle immagini, in cui fanno capolino uomini di mezza età, era già assolutamente evidente. Sempre da ambienti investigativi è emerso che al caos della Sapienza hanno preso parte anche cinque anarchici del tutto estranei all'ateneo.

 

Nel frattempo, i due arrestati sono tornati in libertà: il giudice ha infatti convalidato l’arresto ma non ha disposto misure cautelari. Saranno processati il 22 e 23 maggio con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento aggravato. Come detto, silenzio tombale di Schlein ma anche di Giuseppe Conte, che preferiscono "sorvolare" sulla vicenda. Di controcanto, la rabbia dei sindacati di polizia. Una nota di Fsp Polizia di Stato infatti recita: "La misura è colma. L’ennesima manifestazione scaturita in brutali violenze contro le Forze dell’ordine ieri alla Sapienza  non ammette alcun tipo di polemica o dibattito. Non c’è alcuna giustificazione possibile per chi comportandosi come è accaduto ieri non fa altro che delinquere", concludono dal sindacato di Polizia.

 

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