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Morte del generale Graziano: ecco cosa c'era scritto sul biglietto accanto al corpo

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Grande dolore nell'ambiente militare, e non solo, per la morte del generale Claudio Graziano, 70 anni, trovato senza vita ieri nella sua casa a Roma. Presidente di Fincantieri nonché ex numero uno del Comitato militare della Ue a Bruxelles, era considerato da chi ha avuto modo di conoscerlo un'icona, una "persona straordinaria". L'ipotesi più accreditata per ora è quella del suicidio. Pare non fosse riuscito a superare del tutto la scomparsa della moglie Marisa alcuni mesi fa. I due formavano una coppia inseparabile. 

Il corpo è stato trovato da un carabiniere della scorta. Lo scrive Beppe Boni sul Giorno: "Era steso sul letto, accanto la pistola e un biglietto che spiega il rapporto con la moglie, tanto forte da avergli tolto la voglia di vivere dopo una vita trascorsa insieme nel grande appartamento romano e in giro per il mondo". Sul biglietto ci sarebbe stato scritto: "Nulla ha più senso…". Anche se non ci sono dubbi sulla morte del generale, la Procura di Roma ha comunque aperto un fascicolo per "istigazione al suicidio" come atto dovuto per accertamenti.

 

 

 

Apprezzato e stimato da tutti nel suo ambiente, Graziano intuì prima di altri l’importanza della Difesa europea, considerandola come un obiettivo da sostenere con fermezza. Negli ultimi anni aveva anche sempre espresso il massimo sostegno all'Ucraina nella guerra contro la Russia. E non solo: aveva sostenuto anche la necessità di rinforzare la sicurezza sul fronte Est, in particolare in fondo ai mari, per proteggere cavi e pipeline che corrono nel Mediterraneo, ricordando che proprio lì c'è un preoccupante traffico di sottomarini russi.

 

 

 

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