Marco, Andrea, Mattia, Roberto e Alessandro. Cinque amici, anzi amici intimi fin dai tempi delle scuole, che si trasformano in «una compagnia» o «comitiva», come hanno spiegato loro stessi agli investigatori. Marco Poggi è il fratello di Chiara, Andrea Sempio è il nuovo indagato per l’omicidio di Garlasco e Mattia Capra, Roberto Freddi e Alessandro Biasibetti (quest’ultimo ora è un frate francescano) sono gli altri che frequentavano assiduamente la casa di via Pascoli in cui si è consumato l’omicidio il 13 agosto 2007. La nuova indagine tocca anche loro e per questo motivo ieri, oltre a quella di Sempio (e dei suoi genitori) sono state perquisite anche le abitazioni di Mattia Capra e Roberto Freddi. Già, ma che rapporto avevano i cinque amici nel 2007, quando avevano tutti (sono coetanei) 19 anni? Con quale assiduità si vedevano? A spiegarlo sono stati proprio loro quando sono stati sentiti dagli inquirenti il 4 ottobre 2008.
«Conosco Marco Poggi dalla scuola elementare, la nostra frequentazione è abbastanza regolare nel senso che ci vediamo e/o o ci sentiamo tutti i fine settimana», aveva spiegato Roberto Freddi. E poi: «Le rare volte in cui ho raggiunto l’abitazione del Marco con la bici, questa era di colore nero del tipo da donna, non ricordo la marca. La bici è in uso a mia madre e raramente la uso io per qualche giro. La stessa presenta un cestino basso di colore nero installato sul parafango posteriore ed è sprovvista di protezione sia in plastica che in metallo della ruota posteriore. La sella è nera ed è munita di molle esterne ma non ricordo se siano cromate». Già, le biciclette. Dettaglio non da poco (tutti la usavano) visto che testimoni avevano indicato la presenza di una bici da donna fuori dalla villetta negli orari compatibili con l’omicidio. Anche Mattia Capra ne utilizzava una («una mountain bike marca “Olimpia” da uomo di colore blu con scritte gialle»). Lui, invece, aveva spiegato di conoscere «Marco dalle scuole medie e perché giocavamo insieme a calcio nella squadra di Garlasco. La nostra frequentazione è abbastanza regolare, solitamente ci incontriamo il fine settimana».
Gemelle K, la festa in piscina e i 200 sms: Garlasco, nuovi dettagli
Oltre 200 messaggi e una festa in piscina sono alcuni dei nuovi dettagli su cui gli investigatori stanno indagando in re...E poi. «Quando eravamo più piccoli, ovvero quando frequentavamo la scuola, io andava a casa di Marco... Con Chiara ho solamente scambiato alcune parole quando aspettavo Marco e nient’altro, mentre parlavo più spesso con la madre di Marco... Non ho mai conosciuto né visto il fidanzato dei Chiara». Ai due ragazzi (mai indagati) era stato chiesto un alibi ed entrambi avevano spiegato di essere rimasti tutta la mattina a Garlasco (Roberto: «Sono rimasto a casa tutto il giorno insieme ai miei genitori, mentre verso le ore 15 circa mi sono recato a casa di un mio amico»; Mattia: «Vivo con mio zio che è celibe... Essendo in ferie, sono rimasto per l’intera giornata presso la mia abitazione in compagnia, saltuaria, di mio zio che nel corso della giornata si è assentato più volte. Ricordo che durante quella mattina, non sono in grado di indicarvi gli orari esatti, sono uscito unicamente per fare la spesa»), ma le celle telefoniche avevano escluso che alle 9.58 fossero in paese. Secondo chi indaga Freddi e Capra, la mattina del delitto, si sarebbero scambiati chiamate e messaggi con Sempio. Sicuramente si sono sentiti, come spiegato da loro stessi (Roberto: «Sono venuto a conoscenza della morte di Chiara da un mio amico, Andrea Sempio, che mi ha contattato telefonicamente»; Mattia: «Verso le 16.30/17 ho ricevuto una telefonata dal mio amico Andrea il quale mi informava che era stata ammazzata la sorella di Marco»). I cinque amici, ma non solo.
Garlasco, "nessun martello nel canale": l'ultima indiscrezione
Il ritrovamento nel canale di Tromello, Pavia, riguarderebbe solo alcuni pezzi di ferro. Stando a quanto diffuso da Tgco...Legate alla villetta di via Pascoli ci sono anche le due cugine di Chiara Poggi: Paola e Stefania Cappa («Ma non esiste nessun rapporto tra loro e Sempio, non si conoscevano», ha spiegato Angela Taccia, avvocata di Sempio), anche loro mai indagate. Una delle due (Stefania, oggi avvocata specializzata in diritto penale societario e in diritto sportivo) è stata portata nella nuova inchiesta dal testimone che avrebbe detto a Le Iene di averla vista scaricare un borsone nel canale di Tromello, proprio dove c’era la casa dei suoi nonni paterni nella quale, ai tempi, viveva il loro fratello Cesare, che dal 10 al 13 agosto era in vacanza in Croazia.