Carabiniere ucciso, l'arrestato chiede il test dello stub

venerdì 13 giugno 2025
Carabiniere ucciso, l'arrestato chiede il test dello stub
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Ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani ai funerali di Carlo Legrottaglie, il carabiniere ucciso giovedì a Francavilla Fontana durante un conflitto a fuoco con due ladri in fuga, scoperti a bordo di un'auto rubata. Le esequie si celebreranno nella parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa a Ostuni, città in cui il militare (che è morto nel suo ultimo giorno di servizio e sarebbe andato in pensione a luglio) viveva assieme alla moglie e alle due figlie 15enni.

Tutto il mondo della politica si è stretto intorno alla famiglia della vittima e all'Arma. "Fratelli d'Italia oggi è qui in delegazione per manifestare il proprio cordoglio", spiega Lucio Malan, presidente dei senatori di FdI, presente alla Camera Ardente insieme ad Arianna Meloni e ai parlamentari Giovanni Donzelli, Marcello Gemmato e Francesco Filini. "La nostra vicinanza alle Forze dell'ordine e alle loro famiglie è sempre presente e operante. E oggi in particolare questi sentimenti sono ancora più forti alla luce di quanto è accaduto. Allo stesso tempo sentiamo di congratularci con le Forze dell'Ordine che hanno prontamente individuato chi si è reso protagonista di questo omicidio, che ha strappato alla vita un Servitore dello Stato che fino all'ultimo ha onorato il giuramento prestato", ha concluso Malan. 

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Dal punto di vista dell'inchiesta, intanto, il 67enne Camillo Giannattasio, arrestato ieri dopo il conflitto a fuoco mortale, ha chiesto di essere sottoposto al test dello stub, per verificare l'eventuale presenza di residui di polvere da sparo sulle mani del sospettato. L'uomo, fino a ieri incensurato, è stato bloccato durante la fuga insieme a Michele Mastropietro, 59enne di Carosino con precedenti penali, rimasto ucciso durante l'intervento delle forze dell'ordine.

A quanto si è appreso il test dello stub non è stato disposto in quanto gli inquirenti al momento non lo ritengono necessario. L'avvocato Luigi Danucci, difensore di Gianattasio, ha fatto mettere a verbale la richiesta del suo assistito, attualmente in stato di fermo per detenzione illegale di armi e munizioni. Nella ferramente gestita dall'arrestato la polizia ha trovato una serie di armi, tra cui una pistola Beretta calibro 9x21 con matricola cancellata, due fucili a canne mozzate, pistole a salve, una lanciarazzi, coltelli, munizioni e diversi telefoni cellulari, ora al vaglio degli inquirenti.

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