Per le strade di Roma stanno sfilando i manifestanti Lgbt per il consueto Gay Pride. Ma, come da prassi della sinistra italiana, sembra esserci stata una scissione bizzarra. Nella Capitale anche il contro-Pride in difesa Palestina. Poster di Laika a sostegno Arcigay, 'No pride in Genocide' "Le cucciole sono pronte". Con questo slogan, è stata chiamato nella Capitale anche il contro-pride, pronto a partire in protesta con la grande parata. Il gruppo 'Pirotpride', composto anche da attiviste Lgbt femministe, ha infatti dato appuntamento a piazzale Ostiense e darà vita a un proprio corteo in opposizione al Roma Pride, e in solidarietà con la Palestina.
"Stanche di dimenarci lungo un tracciato che non ci comprende, finalmente straripiamo e ci diciamo: vogliamo tutto. Vogliamo un pride colorato dal rosso e nero e verde e bianco della Palestina libera", uno dei post sui social. Sull'organizzazione del Roma Pride, il gruppo aveva precisato: "Riteniamo il Roma Pride un'opzione non percorribile", il messaggio su Instagram. Oltre al pride alternativo, nella giornata in cui la grande parata sfilerà per Roma, compaiono anche i manifesti in contrapposizione all'organizzazione del Roma Pride, dell'artista Laika. L'opera raffigura un soldato israeliano che sventola una bandiera rainbow, con i colori dell'arcobaleno, sanguinante.
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Corsi gender per preparare i bambini di sei anni al Gay Pride patrocinati da due enti, la Regione Toscana e il comune di...E la scritta 'No Pride in Genocide - Laika 1954 supports Arcigay Roma'. "Sostengo con forza la posizione di Arcigay Roma e denuncio anche io il rainbow washing sionista e il silenzio di molti Pride di fronte al genocidio del popolo palestinese", scrive Laika sui social.