Un nuovo retroscena nel caso Garlasco. Le conversazioni del 12 febbraio 2008 tra Maria Rosa Cappa, madre delle gemelle Stefania e Paola, e la sorella Carla, rivelano tensioni legate alla rivalutazione dei loro alibi da parte della pm Rosa Muscio. Maria Rosa, come riporta il Tempo, lamenta: "Carla! Dodici ore sono stata là… dalle 11.30 della mattina, siamo andate tutte e tre… ognuna quattro ore", descrivendo interrogatori minuziosi su spostamenti e scontrini. Carla osserva: "A loro fa tanto comodo spostare l’orario di quando è morta Chiara! Perché se Chiara è morta alle 9.30-10, ci siete dentro voi altri, ammesso!", evidenziando come l’orario del decesso sia cruciale per gli alibi.
Garlasco, la dritta agli inquirenti: "Dove dovete cercare il sangue"
Prosegue il nuovo filone d'indagine sul delitto di Garlasco, tra incidente probatorio, perizie e controperizie. Ed o...L’orario della morte, collocato tra le 9.12 e le 9.36 dalle sentenze, è contestato dalla difesa di Alberto Stasi, condannato per il delitto, e da perizie che suggeriscono un intervallo più tardo (12.20-13.49). Questa incertezza alimenta sospetti sui familiari. Nuove indagini della Procura di Pavia rilanciano l’ipotesi del doppio killer: le ferite di Chiara, da taglio e percosse, indicano l’uso di due armi, forse un martello “a coda di rondine” e un oggetto tagliente, come ipotizzato dall’autopsia del 2007. Analisi genetiche recenti rafforzano la tesi di un omicidio “in concorso”. Nonostante la condanna di Stasi, le intercettazioni, la pista del doppio killer e la riapertura delle indagini alimentano dubbi su una verità ancora incompleta.