Milano, donna investita: alla guida un minorenne di 13 anni

martedì 12 agosto 2025
Milano, donna investita: alla guida un minorenne di 13 anni

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Il bambino che sarebbe stato alla guida dell'auto che ha investito e ucciso Cecilia De Astis ha 13 anni. Sulla Citroen che ha travolto la donna di 71 anni c'erano anche una bambina e un bambino di 11 anni e un altro ragazzino di 12 anni. Due sono fratelli. Sono tutti nati in Italia da famiglie nomadi di origini bosniache. Nessuno di loro e' imputabile perche' non hanno compiuto 14 anni. Sono stati rintracciati dalla Polizia Locale in un piccolo accampamento vicino al luogo dell'investimento, in zona quartiere Gratosoglio, dove sono in corso le perquisizioni da oltre due ore.

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"Un pensiero e le più sincere condoglianze alla famiglia della signora Cecilia De Astis, vittima innocente di una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere". Così Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Milano, commenta l'incidente che ha causato la morte della donna 71enne travolta da un'auto rubata guidata da quattro minorenni. Per l'esponente del Carroccio "si tratta dell'ennesimo episodio che dimostra ancora una volta il totale fallimento delle politiche d'integrazione portate avanti dal Comune". In una nota, Verri sottolinea come "La Lega da anni denuncia la situazione dei campi rom, a partire da quello di via Chiesa Rossa, di cui chiediamo la chiusura immediata. Questa vicenda, che coinvolge giovanissimi legati a quell'ambiente, conferma che continuare a spendere oltre 3 milioni di euro ogni anno per queste politiche d'integrazione non solo è inutile, ma rappresenta uno schiaffo ai milanesi onesti che pagano le tasse". Verri conclude: "Basta con l'ipocrisia e con un modello che, nei fatti, non ha mai funzionato". 

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I campi rom sono "ambienti criminogeni" dove i bambini "imparano a rubare e delinquere". I "servizi sociali intervengano, verifichino le condizioni di vita dei minori e assumano le decisioni necessarie fin dai primissimi anni di vita anche allontanandoli dalle famiglie d'origine". Lo afferma Romano La Russa, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia commentando la notizia del quattro minorenni individuati dalla polizia locale quali responsabili dell'investimento di una 71 enne ieri al quartiere Gratosoglio di Milano. I campi Rom, aggiunge l'assessore "non possono essere zone franche", "smettiamola di nasconderci dietro all'alibi della differenza culturale: che cosa aspettano i Servizi Sociali ad intervenire per 'salvare' questi minori da famiglie che non sono in grado di farli crescere normalmente? Una societa' civile non puo' accettare che dei bambini siano usati dai genitori per rubare, basta vedere cosa accade in metropolitana e sulle strade ogni giorno". L'assessore conclude rivolgendo il proprio "cordoglio alla famiglia della Signora Cecilia, ai figli in particolare che hanno perso la mamma in questa maniera atroce e inaccettabile. Per loro non ci sara' mai giustizia, ma soltanto un dolore che non potra' mai affievolire". "Ringrazio, inoltre, gli agenti della Polizia Locale di Milano e il Comandante Gianluca Mirabelli per la tempestivita' delle indagini svolte"