Morde e aggredisce due carabinieri Ma viene assolto

di Giorgia Petanimercoledì 13 agosto 2025
Morde e aggredisce due carabinieri Ma viene assolto

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In un Paese dove il rispetto per le divise dovrebbe essere sacro, si moltiplicano gli episodi di violenza contro chi è chiamato a garantire sicurezza e legalità. A finire nel mirino di un cittadino italiano sono stati due carabinieri che, nel corso di un controllo stradale, vista la situazione d’alterazione in cui si trovava l’uomo, hanno deciso di sottoporlo a una verifica. In particolare, l’uomo avrebbe procurato lesioni personali a uno dei Carabinieri presenti sul posto provocandogli «escoriazione superficiale al gomito», con prognosi di 5 giorni. Non contento ha inoltre preso a morsi uno degli operatori in sevizio. Il pubblico ministero, con sorpresa, ha però emesso sentenza di assoluzione per «mancanza di prove» in quanto «il fatto non costituisce reato». Eppure, quanto accaduto lascia davvero a bocca aperta. I militari si erano presentati sul posto a seguito dell’inoltro di una richiesta di intervenuto pervenuta alla centrale operativa, «con la quale era stata segnalata la presenza di un uomo che camminava lungo la carreggiata buia, dopo essere sceso dal suo veicolo ed in probabile stato di alterazione psicofisica».

Dalla lettura del verbale si legge che gli stessi «raggiunsero il luogo segnalato, ove constatarono la presenza al centro della carreggiata non illuminata di un’autoambulanza e del personale sanitario che cercava di calmare uomo» il quale si era mostrato «irascibile e riluttante ad assecondare» le richieste dei militari. Segnatamente costui, con la mano destra sanguinante e con la camicia sbottonata ha iniziato a proferire frasi come “c...o” volete porco diaz, non ho fatto niente, io di vita ne ho una”, inveendo anche nei confronti degli automobilisti che sollecitavano l’intervento degli operanti. E solo in questo momento l’imputato decide di mostrare il propria carta d’identità, «salvo poi dimenarsi dinanzi alla richiesta di entrare nella vettura da parte dei militari». Il nostro autista inizia a divincolarsi, senza «proferire alcuna parola, mettendo in atto aggressioni fisiche, tra cui un morso all’avambraccio» di uno degli operanti. Ma andiamo a vedere le motivazioni dell’assoluzione. «Nel delitto di resistenza a pubblico ufficiale il dolo specifico si concreta nel fine di ostacolare l’attività pertinente al pubblico ufficio o servizio in atto, cosicché il comportamento che non risulti tenuto a tale scopo, per quanto eventualmente illecito ad altro titolo, non integra il delitto in questione».

Tale scopo quindi «non risulta essere quello perseguito dall’imputato nel caso di specie» anche perché l’uomo avrebbe riferito di aver agito così a causa «del forte dolore avvertito a causa della lussazione alla spalla» che si era provocato nella colluttazione con i militari. Per il giudice basta dunque il fatto che «pur pronunciando frasi genericamente offensive e dalle quali trapelava un intenso stato di agitazione» abbia subito «consegnato il documento d’identità»...