La truffa del parchimetro: come ti fregano tutto

domenica 31 agosto 2025
La truffa del parchimetro: come ti fregano tutto

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L’uso dei QR Code, ormai comune in pub, ristoranti, bar e parchimetri per consultare menù o attivare servizi, sta diventando un’arma per i truffatori attraverso una tecnica chiamata quishing. Questa pratica, segnalata da anni da agenzie di sicurezza informatica e polizia postale, sfrutta QR Code fasulli per rubare informazioni sensibili e denaro. Recenti casi a Bari e Bologna, come ricorda ilCorriere, hanno messo in allarme AMTAB S.p.A. e Tper, che hanno avvisato i cittadini. A Bari, adesivi con QR Code e la scritta “paga online” sono stati applicati con scotch sui parchimetri, indirizzando gli utenti a un sito falso che imita quello ufficiale di AMTAB, ma con un URL che termina in “.es” (piattaforma spagnola), progettato per sottrarre dati e denaro.

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A Bologna, un caso ancora più evidente: un foglio con il logo in bianco e nero di Tper e la scritta sgrammaticata “Fermate provvissate e diversione” accompagnava un QR Code che portava a un sito truffaldino.Per difendersi, è consigliabile digitare manualmente l’indirizzo ufficiale del sito, evitando di inquadrare QR Code sospetti. Errori grammaticali, come quelli notati nei casi recenti, sono un chiaro segnale di truffa, nonostante l’uso dell’IA per rendere i testi più credibili. Altri accorgimenti includono l’uso di app ufficiali dei servizi di trasporto o di parchimetri verificati. Adesivi applicati in modo approssimativo o scotch sui parchimetri sono ulteriori indizi di un tentativo di quishing, che sfrutta la stessa logica del phishing per ingannare gli utenti. Prestare attenzione a questi dettagli è fondamentale per evitare di cadere in trappola.