Un assist agli automobilisti. Una circostanza, seppur rara, in cui è possibile evitare salatissime multe e il ritiro della patente. Il punto è che quando un guidatore viene sottoposto ad alcoltest, nel caso vengano effettuate due misurazioni il cui risultato non coincide, deve essere presa in considerazione quella col valore più basso. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione, intervenuta su un caso sorto a Reggio Calabria.
La normativa prevede infatti che le forze dell’ordine eseguano due verifiche consecutive e non è raro che i risultati differiscano. Proprio per questo i giudici supremi hanno chiarito quale valore debba prevalere. Circostanza decisiva nel caso in cui uno dei due valori superi i limiti consentiti per legge e l'altro invece no.
Secondo la Cassazione, "è errato l'assunto contenuto nella sentenza impugnata secondo cui, sul presupposto che possano essere diverse le variabili che influenzano l'assorbimento e lo smaltimento dell'alcol nell'organismo, deve essere considerato, quale tasso alcolemico rilevante, quello rilevato dalla prima (pari a 1,56) delle due misurazioni effettuate". Nel caso specifico, la prima rilevazione era avvenuta mentre il conducente si trovava ancora nella fase di assorbimento dell’alcol, motivo per cui la seconda prova ha registrato un valore più basso.
Case occupate, rivoluzione-Cassazione: "La presenza di un minore non impedisce lo sfratto"
Svolta clamorosa per chi occupa abusivamente gli immobili. Secondo la Cassazione la presenza di un minore o di una perso...La Corte ha inoltre ribadito che il Codice della Strada richiede due controlli "concordanti" per garantire l’attendibilità dell’esame, trattandosi di "uno strumento tecnico". Lo scopo, spiegano i giudici, è "assicurare che l'esito della rilevazione risulti affidabile", evitando che "errori dell'apparato o fisiologiche oscillazioni nell'esito della procedura di misurazione possano erroneamente condurre all'affermazione di responsabilità".
In caso di valori discordanti, dunque, "deve prendersi a base del giudizio quella che mostra il tasso più basso, in ossequio al principio del favor rei". Pertanto, il reato può dirsi configurato soltanto se la seconda misurazione resta oltre i limiti fissati dalla legge. Diversamente, non si applica la revoca della patente, anche se la prima prova aveva dato esito superiore alla soglia. Bene tenerlo a mente...