“Daspo urbano” per una studentessa di 21 anni che partecipò agli scontri alla Stazione centrale di Milano durante il corteo pro Gaza del 22 settembre scorso. Per un anno le sarà vietato l’accesso alla Centrale, alle linee ferroviarie e alle metropolitane. E per due anni le sarà impedito anche di frequentare ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie in diverse zone della città.
Una decisione, questa, che i legali della giovane hanno detto di voler impugnare: "Non può nemmeno prendere un treno, è una misura sproporzionata", hanno dichiarato. L’atto le vieta anche l’ingresso in piazza Duca d’Aosta, piazza IV Novembre, piazza Luigi di Savoia e nelle gallerie che collegano la Centrale. Per quanto riguarda i locali, invece, la mappa comprende piazza Oberdan, corso Buenos Aires, Porta Venezia, piazzale Loreto, Bastioni di Porta Nuova e altre aree della movida. In caso di violazione di queste disposizioni, la 21enne potrebbe essere punita con la reclusione fino a tre anni e multe fino a 24mila euro.
Che vergogna piazza Scala trasformata in tendopoli
Un paio di nostalgici con la kefiah e una donna intenta a sistemare la propria tenda. Ci sono solo loro alle 17.30 di me...Durante la manifestazione, nella quale sono rimasti feriti 60 agenti e 21 cittadini, la giovane era stata arrestata insieme a una coetanea, un 36enne e due minorenni. Poi l'udienza per direttissima, a seguito della quale le è stato imposto l’obbligo di firma, ancora in vigore. Al momento la 21enne sarebbe tenuta sotto osservazione non solo per quanto accaduto alla manifestazione, ma anche per i precedenti di polizia, tra cui rientrerebbero l’occupazione dell’ex cinema Splendor, denunce per danneggiamento, resistenza e interruzione di pubblico servizio. Secondo la Questura, la ragazza mostrerebbe una "pervicace inclinazione a commettere reati" e "una straordinaria pericolosità".