L'autista di un mezzo pubblico sta diventando uno dei mestieri più pericolosi del nostro Paese. L'ultimo episodio a Lucca, dove la conducente di un autobus - una donna di 47 anni - è stata aggredita da due minorenni di origine straniera, ma naturalizzati italiani. L'episodio è accaduto la mattina di giovedì 6 novembre e, come si apprende, i due ragazzini sarebbero già noti alle autorità per un accoltellamento avvenuto qualche mese fa a Santa Maria del Giudice. "Ho paura, temo la vendetta di quelle due belve feroci. Ho visto la morte in faccia", ha spiegato la donna in un'intervista a La Nazione.
Intorno alle 7 del mattino, i due minorenni sarebbero saliti su un bus di Autolinee Toscane n piazzale Verdi pretendendo di viaggiare con le bottiglie di vino aperte in mano. L'autista, però, ha chiesto loro di scendere perché non era consentito dalle regole. A quel punto, i ragazzini stranieri avrebbero reagito con rabbia e violenza. Solo l'intervento della polizia, allertata dalla stessa autista, ha messo fine all'aggressione.
Come ha raccontato la 47enne, in quel momento sul bus non c'era nessuno. Dopo la richiesta di non salire sul mezzo con le bottiglie di vetro, i due minorenni "sono diventati due furie e sono precipitata all'inferno. Mi hanno detto di tutto, persino che se fossimo stati in Tunisia mi avrebbero già tagliato la testa". Poi, per fortuna, a donna è riuscita a chiudere le porte del mezzo e lasciarli fuori, ma i due non hanno desistito. Ma sono riusciti a infilare le mani e ad afferrarmi per i capelli, volevano tirarmi fuori" ha aggiunto la donna, che è finita in ospedale con una prognosi di 10 giorni. Ed è ancora sotto choc.




