Il caso della cosiddetta “famiglia nel bosco” di Palmoli si arricchisce di un ulteriore, dirompente, capitolo. Secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, allo stesso dicastero "risulta regolarmente espletato l'obbligo scolastico attraverso l'educazione domiciliare legittimata dalla Costituzione e dalle leggi vigenti e tramite l'appoggio ad una scuola autorizzata. La conferma è arrivata dal dirigente scolastico dell'istituto scolastico di riferimento per il tramite dell'ufficio scolastico regionale".
A ricostruire il contesto familiare è una relazione dell’Ecad del Comune di Monteodorisio, redatta lo scorso luglio su segnalazione della Procura presso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Il documento descrive un "nucleo familiare a rischio di grave emarginazione sociale", in "disagio abitativo" senza "interazioni sociali frequenti" né "entrate fisse" con i figli minori che "non frequentano la scuola e attività ricreative o sportive"".
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Una vicenda che sta facendo discutere tutto il Paese è quella della “famiglia nel bosco” una scelta d...I servizi sociali aggiungono che la famiglia "vive una condizione di disagio abitativo in quanto non è stata dichiarata l'abitabilità dello stabile nel quale dimorano abitualmente - si legge nella relazione -, membri della famiglia che non hanno interazioni sociali frequenti e la coppia genitoriale non ha entrate economiche fisse".
Gli operatori evidenziano ancora come "presso lo stabile nel quale dimora la famiglia - aggiungono gli assistenti sociali - non sono presenti i servizi igienici e le utenze", mentre dal punto di vista socioculturale "i minori non frequentano la scuola e attività ricreative o sportive". La valutazione complessiva parla di una situazione di "grave emarginazione sociale (da verificare)". Sul fronte educativo, la relazione riporta che "la coppia genitoriale applica i principi dell'unschoolig e i bambini non possono frequentare altri bambini liberamente perché influenzabili".
Sulla vicenda, ecco poi piovere un nuovo intervento di Matteo Salvini, che sui social ha ribadito il suo punto di vista. A corredo di una foto della famiglia, sorridente, il leader della Lega e vicepremier ha aggiunto il seguente, accorato, commento: "Vi sembrano i volti di una famiglia infelice??? Da quattro notti, da quattro lunghissime notti questi tre splendidi bambini sono stati strappati alla loro casa, ai loro lettini e ai loro giochi, agli abbracci dei genitori e all’affetto degli animali con cui sono cresciuti. Anche oggi, come già fatto più volte in questi giorni, sentirò il legale della famiglia per fare il punto della situazione e capire come aiutarli. Non mi fermerò finché questi piccoli non saranno tornati felici tra le braccia di mamma e papà, nella loro casa nel bosco", conclude Salvini, assicurando di voler continuare a seguire il caso molto da vicino.




