“Noi la guerra non la vogliamo” e “Fuori i sionisti dall’università”: con questi slogan il leader di Azione Carlo Calenda è stato contestato alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza di Roma, dove era stato invitato per discutere del futuro dell’Europa. L'ex ministro, dunque, è andato verso il gruppo di studenti che lo stava contestando chiedendo loro se volessero domandargli qualcosa. Poi, però, facendo riferimento all’Ucraina ha detto: “Ora e sempre Resistenza”. E ancora: “Io sono per il riconoscimento dello Stato palestinese”.
Poi, quando è iniziato l’incontro sull’Ue, che si è svolto regolarmente, Calenda ha spiegato alla platea che “non c’è stato modo di aprire un dialogo” con i contestatori. È stato proprio lui successivamente a pubblicare il video di quanto avvenuto su X. “Oggi alla Sapienza era previsto un corteo transfemminista in occasione del 25 novembre, che qualcuno ha trasformato in una contestazione al confronto che avevo con gli studenti, su loro invito - ha scritto a corredo del filmato -. Sono andato a parlare con i manifestanti, ma tra urla, slogan confusi e accuse prive di argomenti è stato impossibile un confronto vero. Sentirmi dire ‘fuori i liberali dalle università’ è stato surreale: perché è proprio grazie alla democrazia liberale che oggi tutti, anche loro, possono manifestare e contestare. Negarlo significa non comprendere le libertà in cui viviamo e che abbiamo ereditato”.
Oggi alla Sapienza era previsto un corteo transfemminista in occasione del 25 novembre, che qualcuno ha trasformato in una contestazione al confronto che avevo con gli studenti, su loro invito.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 25, 2025
Sono andato a parlare con i manifestanti, ma tra urla, slogan confusi e accuse prive… pic.twitter.com/ugxP5LBGk9




