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Andrea Sempio, la mossa della Taccia: "Cosa dimostrano le foto"

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martedì 2 dicembre 2025
Andrea Sempio, la mossa della Taccia: "Cosa dimostrano le foto"

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Le fotografie di Andrea Sempio fuori dall'abitazione di Chiara Poggi nel pomeriggio del 13 agosto 2007, giorno del delitto della giovane, "non fanno altro che attestare la veridicità di quanto" da lui "dichiarato": a dirlo l'avvocata del 37enne indagato. Angela Taccia, commentando gli scatti amatoriali diffusi domenica 30 novembre sui social e acquisiti dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano.

"Non comprendo quale sia la notizia in realtà - ha proseguito la Taccia -. Ci auguriamo, a questo punto, che vi siano foto o video anche della piazza ducale di Vigevano proprio durante la mattinata di quel tragico giorno, così da togliere ogni dubbio inutilmente sorto in merito allo scontrino". Già il 4 ottobre 2008, infatti, Sempio - sentito come testimone nell'indagine su Alberto Stasi - aveva dichiarato alla Procura di Vigevano di essere passato in auto con il padre "verso le 15" in via Pavia all'altezza di via Pascoli a Garlasco e di aver notato un'ambulanza e alcune persone e di esserci tornato "verso le 16" vedendo anche carabinieri e una "moltitudine" di persone e di aver parlato con una giornalista che gli avrebbe riferito che "era stata trovata morta una ragazza".

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"Dall'incrocio" in cui si trovava Sempio in auto nei pressi dell'abitazione di Chiara Poggi "era difficile capire in quale casa si fosse verificato il fatto": questo quanto aveva fatto mettere a verbale l'allora 19enne amico del fratello della vittima, Marco Poggi. "Non ho subito abbinato la notizia alla sorella del Marco - aveva aggiunto - anche se poco dopo qualche persona iniziava a indicare Chiara Poggi la persona deceduta". Il racconto di Sempio sarebbe proseguito con la richiesta di un carabiniere di "spostare l'auto" che rappresentava "un intralcio".

A quel punto il nuovo indagato per la seconda volta del delitto di Garlasco sarebbe tornato a casa, avrebbe informato il padre e insieme sarebbero tornati in via Pascoli dove abbiamo "avuto la certezza" per "averlo sentito dire da più persone presenti" che "si trattava di Chiara Poggi", aveva detto agli investigatori che lo stavano sentendo come persona informata sui fatti. Subito dopo la tragica scoperta, Sempio avrebbe chiamato sui rispettivi cellulari altri due amici della comitiva per informarli dell'accaduto. "Non ho provato a chiamare il Marco - aveva detto riferendosi all'amico che si trovava in vacanza in Trentino con la famiglia il giorno del delitto - anche perché non sapevo cosa dirgli in questa circostanza".

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