Nuovo blitz dei pro-Pal. Un gruppo di manifestanti dei Giovani palestinesi e di Potere al popolo hanno fatto slittare l'inizio della seduta del consiglio comunale di Bologna esponendo bandiere palestinesi e disturbando la seduta con dei fischietti. La protesta fa riferimento all'opportunità di giocare la partita di basket di Eurolega fra Virtus Bologna e Hapoel Tel Aviv, dopo che la partita con il Maccabi aveva già generato non poche tensioni e scontri in città.
La presidente del consiglio comunale Maria Caterina Manca si è così trovata obbligata a posticipare l'inizio dei lavori dell'aula. Dopo alcuni minuti di proteste, alcuni consiglieri di maggioranza si sono avvicinati ai manifestanti e il capo di gabinetto Sergio Lo Giudice, dopo una lunga trattativa, è riuscito a convincere i contestatori a uscire. È stata "gravissima e inaccettabile l'interruzione di oggi dei lavori del Consiglio comunale da parte di un manipolo di manifestanti pro-Pal. Questo gruppo democratico non solo ha interrotto per quasi un'ora i lavori consiliari ma ha iniziato a urlare, usare fischietti e sventolare bandiere palestinesi quando seduti di fianco a loro c'erano ancora seduti dei ragazzini, alunni dell'Ic5 in visita a Palazzo", tuona Francesca Scarano, capogruppo Fratelli d'Italia a Palazzo D'Accursio.
Bologna, il Pd tira dritto sulla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese
Neppure le parole sui giornalisti e l'assalto pro-Pal a La Stampa bastano al Partito democratico per prendere le dis..."L'interruzione - prosegue - non aveva evidentemente alcun obiettivo di dialogo o confronto ma solo di intimidazione. Diversi esponenti della maggioranza di sinistra sono andati a parlare con questi manifestanti e il Capo di Gabinetto Lo Giudice ha cercato di dialogare inutilmente con loro, dedicando loro forse più tempo di quanto dedicato ai dipendenti comunali che nelle ultime settimane hanno dovuto arrivare in Consiglio per essere ascoltati dalla Giunta", rileva ancora Scarano che poi, ricordando la "città devastata ogni volta che i pro-Pal si muovono", chiede alla "sinistra estrema che siede nella maggioranza di Lepore ed è vicina a questi attivisti", di "smetterla di fomentarli" e di "trovare altri modi se vuole dialogare con loro, modi che non ostacolino l'attività istituzionale". Basti pensare che Bologna non ha voluto revocare la cittadinanza a Francesca Albanese.
Qui il video dell'assalto pro-Pal al Consiglio comunale a Bologna




