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Famiglia nel bosco, tam-tam impazzito: stanno per lasciare l'Italia?

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martedì 9 dicembre 2025
Famiglia nel bosco, tam-tam impazzito: stanno per lasciare l'Italia?

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La questione della famiglia nel bosco è diventata un caso diplomatico: la storia è quella dei coniugi australiani Nathan Trevallion Catherine Birmingham, che hanno scelto di vivere nei boschi di Palmoli, in provincia di Chieti, Abruzzo. Una scelta che ha portato il Tribunale dei Minori dell'Aquila ad allontanare i tre figli di 8 e 6 anni dalla coppia. I giudici, infatti, non hanno ritenuto adeguato il casolare nel quale i piccoli stavano crescendo. Di lì il loro trasferimento in una struttura protetta a Vasto, dove la mamma ha potuto seguirli. 

Questa mattina a visitare la casa famiglia di Vasto è stato il rappresentante dell'ambasciata australiana in Italia con il grado di vice console. I tre bambini si trovano nella struttura dallo scorso 20 novembre. E la madre, che vive nello stesso edificio, può vedere i figli solo durante i pasti. Una decisione da parte dei giudici sulla situazione sarebbe dovuta arrivare lo scorso 4 dicembre ma il tribunale si è riservato sul ricongiungimento. Tutto rinviato all'udienza del 16 dicembre davanti alla Corte d’appello dell'Aquila, dove si discuterà il reclamo contro il provvedimento originario. Nel frattempo, la coppia ha accettato una nuova casa, un casolare in comodato gratuito offerto da un imprenditore locale a Palmoli, per risolvere le problematiche igienico-sanitarie della loro dimora originale. 

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Ma non è escluso che la coppia, una volta rientrata in possesso della responsabilità genitoriale, possa decidere di andare via dall'Abruzzo e di tornare in Australia, come lo stesso Nathan ha detto qualche giorno fa. In un primo momento l’ipotesi di trasferirsi in Australia era stata scartata perché il paese era considerato "troppo lontano dal resto del mondo". Ora, però, sarebbe diventata un’opzione concreta. La figlia maggiore dei coniugi, otto anni, avrebbe già il passaporto australiano, mentre per i due gemelli di sei anni, un maschio e una femmina, sarebbero state avviate le pratiche per ottenerlo.

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