Il delitto di Garlasco fa ancora discutere. Se ne parla a Ignoto X dove, nella puntata di giovedì 11 dicembre su La7, c'è Gennaro Cassese. Fu proprio lui nel 2007 a capo dei carabinieri di Vigevano incaricati delle indagini. Indagini che ora hanno preso una nuova piega, con diversi indizi a carico di Andrea Sempio. "Nel computer di Chiara ci sono dei filmati, dei filmati intimi di Chiara con Alberto. Quel computer viene utilizzato da Marco Poggi e dagli amici di Marco Poggi - osserva il conduttore Pino Rinaldi -. La difesa di Sempio dice che se il Dna è arrivato sulle unghie di Chiara Poggi è perché magari ha toccato gli stessi tasti che Sempio aveva utilizzato magari il pomeriggio prima. Per cui quel computer è al centro di tutto quanto. Lei è un ex carabiniere ma ha comandato il comando di Vigevano per tanti anni e ha seguito questa indagine. Questa pista, alla luce di quanto sta avvenendo fuori da quel computer, l'avrebbe seguita, mettendo da parte Alberto Stasi?".
Immediata la replica: "Noi avremmo seguito tutte le piste. Il problema è che per la figura di Andrea Sempio io devo dare una risposta contestualizzandola al 2007. Allora per la procura e per noi investigatori dell'epoca non avevamo nulla che collocasse Sempio sulla scena del crimine. Adesso si parla di questa famosa impronta 33 ma nel 2007 era sconosciuta".
Da qui la domanda di Rinaldi: "Cassese, se lei mi ha alzato la palla io non posso non scacciare. Lei mi deve dire una cosa. Il Dna di Sempio sembra, secondo la difesa di Sempio, essere dappertutto. Dopo il delitto, cominciate a fare le analisi e non si trova il Dna di Sempio, non viene rintracciato, eppure quella casa era frequentata da lui e dagli amici. Se non una l'altra: cos'è successo in quei giorni? Perché ci sono questi muri enormi?". "Lei ha fatto la schiacciata e io difendo - tiene a precisare l'ospite -, il semplice motivo è che nel 2007 il Dna di Sempio era totalmente sconosciuto. Voi state sovrapponendo" le attività di allora e quelle successive.




