Dopo lo sgombero di Askatasuna, ecco che gli antagonisti dei centri sociali frignano e dichiarano guerra al governo. Un migliaio di presenti continua a stazionare di fronte allo stabile di corso Regina Margherita 47. Dopo una lunga serie di interventi, lungo un corso Regina Margherita blindato e spettrale, è partito il corteo al grido di "Askatasuna non si tocca, lo difenderemo con la lotta".
La polizia è in assetto anti sommossa davanti alla sede del centro sociale. Nel giro di pochi istanti la tensione fra la Polizia e i militanti di Askatasuna a Torino è salita alle stelle. I dimostranti hanno lanciato oggetti contro le forze dell'ordine che presidiano l'ingresso del centro sociale e hanno risposto con gli idranti. "Questa e' una vendetta non solo nei nostri confronti ma di tutta la città" affermano gli attivisti di Askatasuna, pronti a partire in corteo dopo lo sgombero di stamattina. "Quando sono entrati hanno spaccato i sanitari, ora stanno murando porte e finestre", aggiungono.
"Non ci arrenderemo, - sostengono - saremo qui tutti i giorni, più ci schiacciano e più diventiamo forti. Non abbiamo paura, quello che inizia oggi per noi è un nuovo futuro". I manifestanti hanno annunciato per sabato un corteo di protesta, mentre ora sfileranno per le vie del quartiere Vanchiglia. Una parte degli attivisti si è poi spostato verso il campus Einaudi, dove sono state fatte scritte sui muri, tra le quali "più sbirri morti". Sono stati nuovamente dispersi con gli idranti.




