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Hannoun, indagata Angela Lano: altro terremoto a sinistra

domenica 28 dicembre 2025
Hannoun, indagata Angela Lano: altro terremoto a sinistra

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La torinese Angela Lano, di 62 anni - giornalista e orientalista, direttrice dell'agenzia di stampa Infopal e autrice di diversi libri sul mondo arabo e islamico - è tra gli indagati nell'inchiesta che ha portato a nove misure cautelari per sette milioni di euro di finanziamenti ad Hamas attraverso associazioni. Lo riporta l'edizione di Torino de La Stampa. Ed è un altro terremoto a sinistra, dove il mondo vicino ai pro-Pal è rimasto in imbarazzato silenzio dopo l'arresto di Mohammad Hannoun, il potentissimo presidente della Associazione Palestinesi d'Italia considerato di fatto il referente di Hamas nel nostro Paese.

Storica attivista No Tav, la Lano - riferisce il quotidiano - è indagata per concorso e partecipazione in associazione con finalità terroristica e ieri la sua abitazione a Sant'Ambrogio è stata perquisita dalla Digos, che ha sequestrato denaro contante, dispositivi informatici e bandiere con simboli di Hamas.

La giornalista viene considerata dagli investigatori la responsabile della propaganda di Hamas in Italia, in rapporti quasi quotidiani con l'imam di Genova Hannoun, come detto tra i principali indagati nell'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova. Nel 2010 Angela Lano fu protagonista di un altro fatto di cronaca legato alle vicende palestinesi. All'epoca la giornalista era una delle persone a bordo della nave del convoglio umanitario 8000 - Freedom for prisoners. Freedom for Gaza assaltato dalla Marina militare israeliana. Gli occupanti dell'imbarcazione furono poi liberati alcuni giorni dopo.

"La sinistra che ci ha accusato di genocidio, che ci ha incolpati di ogni nequizia, che ci ha martellato per mesi con manifestazioni finto pacifiste che finivano in guerriglie urbane, che ha dato la patente di solidarietà ai teppisti dei centri sociali e lasciato sole le forze dell'ordine a contrastarli, che ha coccolato Hannoun e chiesto la scarcerazione dell'Imam di Torino Mohamed Shanin, faccia mea culpa e combatta con noi e come noi questa rete terroristica che mandava soldi a Hamas", dichiara il vicepresidente ella Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.

"Vogliamo i nomi di chi ha versato i soldi e capire se sia stata carpita la buona fede di persone perbene o se la rete poteva contare su fiancheggiatori esterni. Vorremmo conoscere, già che ci siamo, il pensiero della novella pulzella d'Orleans Francesca Albanese, che con i suoi sermoni lanciava stigma a politici, sindaci, amministratori arrivando persino a 'censurare' la senatrice Segre - continua Rampelli -. Vorremmo sapere se la giornalista e orientalista torinese Angela Lano abbia scambiato l'attivismo con il terrorismo. Sembra di rivivere l'atmosfera plumbea degli anni di piombo quando nessuno voleva ammettere l'esistenza della violenza eversiva comunista arrivando al punto di chiamare le Br 'sedicenti Brigate Rosse', anche se all'epoca nessuno arrivò al cattivo gusto di raccogliere fondi per le sue vittime salvo rifornirle con quegli stessi soldi per l'acquisto di armi. Queste anime belle che una volta inneggiavano al Sol dell'Avvenire, oggi hanno sostituito Marx con Hamas. Ieri come oggi spinti dall'odio verso la civiltà occidentale, la libertà e la democrazia".