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Nascerà a Empoli

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un carcere per soli trans

Silvia Tironi
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Quando un transessuale viene arrestato la prima domanda che i dirigenti delle carceri si pongono è: "Dove lo mettiamo? Fra gli uomini o fra le donne"? Una problematica annosa, che a Empoli cercano di risolvere creando una struttura totalmente dedicata ai detenuti trans. La prima In Italia. L'idea è quella di convertire la struttura di Pozzale, carcere finora destinato alle detenute tossicodipendenti, in una esclusivamente dedicata a questo tipo di detenuti. Nel carcere fiorentino di Sollicciano sono tredici le detenute transessuali e sono loro che verrebbero trasferite. Tutte scontano reati di lieve entità per cui potrebbero adattarsi bene alla realtà del carcere di Pozzale, struttura con circa trenta posti “a custodia attenuata”.  Il carcere di Empoli potrebbe ospitare una trentina di detenuti transessuali che seguirebbero un percorso di reinserimento personalizzato ed essere seguiti da educatori specializzati. Per ora è un progetto che il ministero sta valutando. Sebastiano Ardita, direttore generale dell'Ufficio detenuti e trattamento del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, considera valida la proposta toscana: "Bisogna vedere il progetto, ma la soluzione potrebbe andare bene".

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