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Valanghe sulle Dolomiti

Un morto, ancora allarme

Albina Perri
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Paganella, Faloria, Pasubio: cadono valanghe, è tempo di stare attenti alla neve in montagna. Sul Pasubio la slavina più grave: tre escursionisti erano lì quando si è staccata, a mille e novecento metri di altezza. Uno è morto, gli altri tre sono salvi. Stavano scendendo dalla classica  Val del Fieno, via di accesso al Rifugio Achille Papa, tra Trentino e Veneto. Le zone sono ancora a rischio distacchi, quindi sciatori e alpinisti farebbero bene a restare in baita. Sul Paganella sono stati chiusi gli impianti sciistici per precauzione: due le valanghe sono cadute sull'altopiano dove già stamattina era caduta una slavina che aveva coinvolto due sciatori. Anche a Cortina è scattato l'allarme. Due sciatori isi sono salvati dopo essere stati investiti dal distacco di un cumulo di neve dal Faloria. Continua ad essere molto elevato il pericolo di caduta valanghe su tutto l'arco alpino. Le abbondanti nevicate di questi giorni in quota, localmente anche intense e superiori ai 60 centimetri, la diminuzione delle temperature e il forte vento hanno creato masse nevose instabili con conseguente aumento del pericolo valanghe su tutto l'arco alpino. E' quanto sottolinea il Corpo forestale dello Stato che invita a consultare il bollettino Meteomont anche in vista dell'arrivo del bel tempo e del conseguente maggior afflusso di escursionisti in montagna. In particolare, sulle Dolomiti trentine e sulle Prealpi venete il pericolo valanghe è forte: l'aumento delle temperature e la neve fresca caduta in abbondanza nelle ultime ore potranno causare medie e grandi valanghe spontanee. Forte rischio anche sulle Alpi Liguri e Marittime, sulle Alpi Retiche.

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