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Poliziotti nei cantieri Tav ancora con la divisa estiva

Protestano gli agenti impegnati nei cantieri in Val di Susa dove fa meno 2. "Non ci sono i soldi per i vestiti invernali. Pronti a mobilitarci""

Nicoletta Orlandi Posti
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In Val di Susa il clima è surriscaldato, si sa. Ma lasciare le forze dell'ordine impegnate a proteggere i cantieri della Tav con le divise estive è sicuramente troppo. Anche perchè lassù fa già molto freddo: le temperature hanno fatto già registrare meno 2. "Questo perchè non ci sono soldi per comprare le divise invernali - denuncia Massimo Montebove, consigliere nazionale del sindacato di polizia Sap. Non solo. "Da luglio non sono pagati straordinari e indennità. Una vergogna perchè si tratta di uomini e donne impiegati spesso per 12/14 ore di seguito, che rischiano la vita perchè e che vivono giorni e giorni lontani dalle proprie famiglie". Ecco allora l'appello al prefetto e al questore affinchè "facciano sentire con forza la loro voce presso il Dipartimento di pubblica sicurezza per tutelare i poliziotti, a partire dai colleghi del reparto mobile di Torino- spiega Montebove - Nei prossimi giorni   porremo la questione direttamente al neo ministro Cancellieri.   Accogliendo le nostre richieste, il Viminale ha concesso il riconoscimento di un nastrino e di un attestato al personale lungamente impegnato in ordine pubblico. Un'ottima cosa. Ma bisogna trovare i soldi per le divise invernali e per gli straordinari". "Se qualcuno pensa di far passare al freddo e al gelo Natale e Capodanno in Valdisusa ai nostri operatori - conclude il sindacalista - si sbaglia di grosso. Siamo pronti a iniziative di protesta clamorose, a partire da Torino".

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