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Una tegola per le ambizioni politiche di Formigoni

Arrestato il numero due di Formigoni. Prima il suo nome sfiorato nell'inchiesta sul San Raffaele. La corsa verso le primarie si fa più difficile

Andrea Tempestini
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Roberto Formigoni, non ne ha mai fatto mistero. Anzi, in tempi nemmeno troppo lontani ma nei quali parlare di primarie all'interno del Pdl sembrava un tabù, il governatore della Lombardia cominciò a spingere sull'acceleratore delle consultazioni di partito. Per ottenere la leadership del partito spesso, ovviamente. Oggi, dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi e il terremoto politico che ha scosso l'intero arco parlamentare, le primarie paiono essere una tappa obbligata del futuro prossimo del Popolo della Libertà. Formigoni è pronto a lanciarsi nella competizione, dove sarebbe uno dei candidati più accreditati insieme al segretario e 'delfino ufficiale', Angelino Alfano. Arrestato il numero due - La cronaca giudiziaria, però, sembra volersi mettere di traverso al destino del governatore vicino a Comunione e Liberazione. E' notizia di oggi, mercoledì 30 novembre, quella dell'arresto del numero due del Pdl lombardo, nonchè vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Nicoli Cristiani. E' terremoto al Pirellone di Formigoni, scosso dalle pesanti accuse contro uno dei suoi uomini, contro il suo numero due: corruzione e traffico illecito di rifiuti. L'arresto di Nicoli Cristiani è avvenuto intorno alle 6.40 del mattino mentre si trovava nella sua casa di Mompiano, in provincia di Brescia. Il caso San Raffaele - Il nome del governatore della Lombardia, inoltre, ha più volte sfiorato una delle altri grandi inchieste che hanno scosso il Paese negli ultimi mesi, quella relativa al San Raffaele, l'ospedale di don Luigi Verzè piagato da un buco di oltre un miliardo e mezzo di euro e da troppo denaro scomparso dalle casse dell'istituto. I Vertici del San Raffaele, anche se questo di per sé non signfica nulla, ricevevano finanziamenti per l'attività sanitaria dalla Regione Lombardia, mentre il nome di Formigoni, proprio negli ultimi giorni, è ribalzato agli onori delle cronache per un viaggio in aereo verso l'isola Sint Marteen che sarebbe stato 'fornito' proprio dall'istituto. Vi sono poi diverse intercettazioni nelle quali Don Verzè lascia intendere di voler raggiungere tutti i suoi obiettivi senza guardare in faccia nessuno, nemmeno Formigoni. "Adesso vado dal presidente... - diceva Don Verzè in un'intercettazione - e là gli dirò... quando hai avuto bisogno siamo intervenuti noi e ti abbiamo salvato la faccia e anche il culo...". La Lega: "Nel Pdl troppi problemi" - Le ambizioni politiche a livello nazionale di Roberto Formigoni vengono così indebolite dalle recenti inchieste giudiziarie che lo hanno sfiorato. A caldo, dopo la notizia dell'arresto del numero due del Pirellone, l'europarlamentare e capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a Milano, Matteo Salvini, ha commentato: "Iniziano a essere un po' troppi i porblemi nel Pdl. Tutti - ha continuato Salvini - sono innocenti fino a prova contraria, ma i problemi in casa Pdl iniziano a essere un po' troppi. La Lega fa molta attenzione a chi candida. Speriamo in futuro lo facciano anche gli altri". E lo stesso Carroccio, non è certo un mistero, al vertice della Regione Lombardia vedrebbe molto bene l'ex ministro dell'Interno, Roberto Maroni.  

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