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Renzi licenzia la civatiana Lanzetta (furiosa), e la regala alla Calabria

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Franco Bechis
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Quando ha ricevuto la telefonata del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che le spiegava: “Ho parlato con Matteo Renzi e mi ha dato il via libera. Ti ho inserita nella lista degli assessori della mia giunta”, Maria Carmela Lanzetta ha immediatamente realizzato di essere stata licenziata dal posto che attualmente occupa, da ministro degli affari regionali. Pur furiosa con il presidente del Consiglio che manco le aveva fatto una telefonata, non si è ribellata, e non se l'è presa con il povero Oliverio che le darà la poltorna da assessore per le riforme, la cultura e l'istruzione della Regione Calabria. Ma ha chiesto un faccia a faccia a Renzi.Un po' umiliata in effetti la ministra licenziata si sente. Lei, da sempre legata a Pippo Civati, fu tirata da Renzi dentro il suo governo un po' per cercare di portare a miti consigli l'ex compagno di rottamazione, un po' per sbeffeggiare Civati: “vedi che se voglio porto via con nulla i tuoi?”. Civati ci restò male, e ne fece all'epoca una questione di educazione: “Matteo poteva almeno farmi una telefonata”, disse. Chissà se questo confino deciso in fretta e furia della ministra in Calabria non abbia ancora una volta le stesse ragioni: una vendetta di Renzi per il Civati che amoreggia con Nichi Vendola, visto che la Lanzetta era rimasta nella sua area politica. Di certo il premier libera una poltrona in un momento in cui può servire a mille giochi. Perchè anche quella poltroncina può avere il suo peso nella complicata partita per il Quirinale Continua a leggere su L'imbeccata di Franco Bechis

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