everis, investimenti insurtech si concentrano su cloud e app
Madrid, 18 set. (Labitalia) - Gli investimenti insurtech per tecnologia si concentrano in primo luogo sulle start-up basate su cloud e app; seguite da quelle che utilizzano big data, intelligenza artificiale, internet of things e blockchain. A dirlo la multinazionale di consulenza everis, insieme a Ntt data, che ha pubblicato la terza edizione di Insurtech outlook 2019, in cui viene analizzato il panorama tecnologico all'interno del mercato assicurativo e la sua evoluzione degli ultimi anni. Inoltre, questo rapporto mostra il ruolo delle compagnie assicurative, degli investitori e delle società tecnologiche del settore, illustrando le tendenze che stanno ridefinendo il mercato assicurativo. Questa edizione 2019 offre una visione dell'impatto reale dell'insurtech, basato su un'analisi sviluppata dalle informazioni disponibili sulla piattaforma Next (un asset Ntt data che fornisce uno dei più grandi repository con informazioni sulle start-up in tutto il mondo) e integrato con diverse fonti di informazione pubbliche e private. Parallelamente, e con l'obiettivo di aumentare la portata del rapporto, sono stati condotti numerosi sondaggi a dirigenti di 43 compagnie assicurative presenti in oltre 10 paesi in Europa, Asia Pacifico e America Latina. Queste interviste forniscono informazioni di prima mano sui leader globali e locali in ogni settore assicurativo, consentendo il confronto tra le tendenze e l'analisi degli investimenti e le azioni intraprese dalle società di assicurazioni per affrontare le sfide dell'ecosistema insurtech. Tra le principali conclusioni, il report evidenzia l'importanza delle tecnologie esponenziali che stanno ridefinendo la catena del valore nel mercato assicurativo. In questo contesto, le start-up svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo di soluzioni in grado di rispondere alle esigenze del settore: maggiore fidelizzazione dei clienti, nuove fonti di reddito e maggiore efficienza operativa sono alcuni dei vantaggi che rendono le start-up insurtech partner interessanti per le compagnie assicurative. Nel periodo 2016-2018, l'ecosistema insurtech ha ricevuto un investimento complessivo di 11,2 miliardi di dollari, più del doppio di quello ottenuto tra il 2010 e il 2015 (5,5 miliardi di dollari). Mentre la maggior parte degli investimenti delle compagnie assicurative in società insurtech sono rivolti ad aziende più mature, la maggioranza degli intervistati mostra la propria preferenza per gli investimenti early stage, ad eccezione delle compagnie latinoamericane che preferiscono investire in fasi più avanzate. Riguardo alle tecnologie, l'investimento principale si concentra su start-up basate su cloud e applicazioni mobile. Rispetto agli investimenti in altre tecnologie, queste soluzioni facilitano la creazione di valore e attraggono gli investitori interessati a nuovi modelli di business. Gli investimenti insurtech per tecnologia tra il 2016 e il 2018 si concentrano innanzitutto sulle start-up basate su cloud e app; seguiti da big data & backend, intelligenza artificiale, internet of things e blockchain. Tuttavia, il rapporto indica che l'evoluzione degli investimenti tra il 2010-2015 e il 2016-2018 mostra che le start-up basate sull'intelligenza artificiale hanno registrato la crescita più elevata: +665% tra i due periodi. Questi investimenti rivelano la necessità di elaborare e apprendere dai dati al fine di creare un'offerta personalizzata, attrarre e fidelizzare i clienti e ottenere processi più efficienti in tutte le linee di business. Le applicazioni mobile hanno una grande rilevanza e si prevede che il loro impatto aumenterà nei prossimi anni in quanto orientate verso la personalizzazione e le piattaforme di aggregazione e confronto. Le compagnie assicurative stanno collaborando con quelle insurtech per affrontare le sfide tecnologiche e sfruttare tutte le nuove opportunità. Tuttavia, la prospettiva non è solo positiva perché 9 società di assicurazioni su 10 considerano l'Insurtech come un rischio per la loro attività attuale. Le start-up, per conto loro, apprezzano la possibilità di avvicinarsi agli operatori tradizionali: accesso ai database dei clienti e risoluzione delle sfide normative, fattori chiave per scalare il loro business. I colossi tecnologici - Amazon, Alibaba, Apple, Baidu, Facebook, Google - stanno cercando di innovare nel settore assicurativo collaborando con diverse start-up disruptive per iniziare ad entrare ad esempio nelle assicurazioni sanitarie o delle pmi. Il loro obiettivo è innovare nel concetto, nella progettazione e commercializzazione di prodotti assicurativi adattati alle nuove abitudini di vita (casa connessa, auto a guida autonoma) e collegarli attraverso le loro piattaforme, trasformando il modello di distribuzione assicurativa. Secondo il sondaggio, le principali compagnie tecnologiche avranno una grande rilevanza nel mercato assicurativo nei prossimi anni. Si prevede che Google e Amazon avranno il maggiore impatto rispettivamente sulla tecnologia e sulla distribuzione. Le nuove tecnologie stanno ridefinendo le strategie aziendali e stanno creando nuove sfide per i ceo che cercano di avere successo in un mondo di disruption iper-accelerata. La risposta non può basarsi solo su fusioni e acquisizioni o sull'implementazione di nuove tecnologie. La più grande sfida è la trasformazione del business globale, in cui i leader esponenziali incoraggino e dirigano la ricerca verso una disruption che possa generare crescita e aumentare la competitività. Bruno Abril, partner global, head of insurance di everis, ha commentato: "Le grandi compagnie assicurative confermano che la frammentazione della catena del valore dovuta all'insurtech è un punto chiave nella loro agenda strategica. Ciò permetterà l'evoluzione necessaria verso un modello di open innovation per mantenere la loro rilevanza sul mercato".