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Omosessuale dichiarato, non può donare il sangue a Milano

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Niente donatori gay al Pini. Insorgono i radicali: discriminazione, l'uomo non ha rapporti sessuali a rischio

Paolo Franzoso
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Il sangue degli omosessuali non è benaccetto in tutti gli ospedali. “Il servizio trasfusionale dell'Ospedale Gaetano Pini ha affermato di non voler accettare la donazione di sangue da un donatore dichiaratamente gay che finora lo aveva donato almeno 20 volte”.  Un uomo che abitualmente dona il sangue nella struttura milanese si è visto respingere e ha denunciato tutto sul suo blog. "Stamattina sono andato a donare il sangue, come da otto anni a questa parte, come oltre venti donazioni già fatte. Le infermiere, gentili e simpatiche come sempre, mi danno da compilare il solito foglio con domande su eventuali contatti con sangue infetto, sulle abitudini sessuali, su viaggi all'estero, nell'attesa della visita con la dottoressa responsabile". E quando arriva, giunge anche la brutta sorpesa: " Gabriele è già da un po' che volevo parlarti ma non ho avuto occasione…”. Il Pini si è unito al Policlinico (lo scorso aprile) e ora è sotto le sue dipendenza e le nuove indicazioni sono chiare: niente donatori omosessuali. Norme & politica - I radicali sono già accorsi a soccorso. Marco Cappato e Serio Rovasio denunciano il comportamento dell'ospedale: “La direttiva del Policlinico è nuova e non ha tenuto conto della direttiva europea sui donatori di sangue che precisa che le persone non ammesse alla donazione sono coloro che hanno abitudini sessuali a rischio indipendentemente dal loro orientamento sessuale, così come previsto anche dal Decreto ministeriale del 2005”.

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